Gli indici di vulnerabilità sono diventati un vero giallo

TERAMO – Una promessa non mantenuta, che può soltanto indurre a pensar male: gli indici di vulnerabilità delle scuole teramane non sono stati resi pubblici. Non che fosse stato ufficialmente detto che oggi sarebbe stato così ma il buon senso, visto il ritardo accumulato nell’incarico e nell’espletamento delle verifiche, avrebbe consigliato di non rinviare ancora. Eppure così è stato. La Commissione garanzia e controllo è stata snobbata dall’amministrazione comunale, che non ha inviato nessuno a partecipare, poi una ridda di voci hanno accresciuto la suspance e la delusione attorno ai famigerati (e sconosciuti) numeretti: gli indici verranno diffusi con un comunicato dal sindaco in tarda mattinata, anzi no, questo avverrà tra due giorni, forse. Risultato: le opposizioni insorgono e ‘occupano’ l’ufficio tecnico, dove si sono recate dopo la riunione della Commissione, per cercare di entrare in possesso dei documenti tecnici.
Intanto, tra i primi a commentare, è stato il Comitato dei genitori per la sicurezza nelle scuole, la cui rappresentante Leda Ragas ha partecipato ai lavori della Commissione: «Siamo andati in commissione, noi c’eravamo i diretti interessati no. Al piano superiore – scrive Leda Ragas – si stava nel frattempo tenendo una riunione con sindaco e le dirigenti (non so chi e quale tecnico, se vi fosse, era presente). Gli indici ancora non sono stati resi pubblici. Abbiamo incontrato il sindaco Brucchi a cose fatte, fuori dal Comune: ci ha detto che preferisce fare tutti gli indici insieme non a "pezzi", che saranno resi pubblici con le eventuali soluzioni». Il Comitato dei genitori ha chiesto di poter partecipare al tavolo e sembra che abbia avuto assicurazioni che ciò sarà possibile.