Proteste per l'autovelox a Piano d'Accio. Ma il Comune incassa soltanto lì

TERAMO – Quando l’autovelox discrimina… i quartieri. Succede a Teramo, dove il posizionamento del rilevatore elettronico della velocità ha sollevato oggi un vespaio di polemiche negli automobilisti che percorrono il tratto di statale 80 Teramo-Giulianova che dal bivio di Nepezzano conduce a contrada Fiumicino. C’è chi lo vuole e chi non lo vuole. Lo vogliono i residenti di numerosi quartieri cittadini, quelli attraversati dalle strade a più alta densità di traffico a soprattutto dove si spinge maggiormente sull’acceleratore. Un esempio? Lo chiede Piano della Lenta, lo chiedono alla Cona. Ma lì non sarà mai posizionato. Perchè non fa cassa. Ovvero, le multe vengono incassate dal Comune di Teramo che però deve girare metà dell’introito all’ente proprietario della strada, che può essere la Provincia o l’Anas. Piano d’Accio ha la particolarità di essere un tratto dismesso dall’Anas e dunque di proprietà del Comune, che della riscossione delle multe con l’autovelox incamera tutto. Una bella differenza, insomma.  A chi viene beccato non resta che andar più piano la prossima volta e soprattutto verificare che l’apparecchiatura che lo ha multato sia regolamentare: in particolare che sul verbale sia indicata bene la data di revisione dell’autovelox, che deve essere annuale…