Acs raffredda gli entusiasmi: «Le date offerte dal Comune alla Riccitelli non sono disponibili»

TERAMO – Abruzzo Circuito Spettacolo sfida l’intera nomenklatura che ieri si era schierata per ufficializzare il calendario defintivo della stagione di prosa della Primo Riccitelli, annunciando la concessione di 15 delle 25 date nella disponibilità dell’ammnistrazione comunale: ci dispiace quelle date sono occupate, fa sapere il gestore che fa capo ad Eleonora Coccagna, ma quelle date sono occupate…, invitando sia il Comune che la Società del teatro e della musica a rivedere il calendario, per sceglierne delle altre. Una mossa tuttaltro che distensiva nella guerra delle stagioni di prosa esplosa in città, e che raffredda gli entusiasmi anche dei politici presenti alla conferenza stampa di ieri mattina in sala giunta.
Acs comunica che le date individuate dal Comune, secondo le necessità del calendario della stagione di prosa degli spettacoli già contrattualizzati dalla Riccitelli: «La scelta delle giornate gratuite da parte del Comune – scrive Acs – deve necessariamente realizzarsi in armonia con la programmazione del Concessionario, è pertanto necessario che il Comune provveda quanto prima a concordare con ACS altre e diverse date (fermo restando il numero massimo di 25 giornate gratuite per il Comune di Teramo) in sostituzione delle 15 giornate indicate dal Comune stesso che, come detto, sono indisponibili perché incompatibili con la programmazione della ACS, programmazione che è stata comunicata al Comune via Pec il 30 maggio e il 17 luglio scorsi».
Acs sottolinea anche che non è vero che abbia richiesto un incontro al sindaco come da Brucchi dichiarato ieri, considerato che ogni azione e comunicazione è gestita dai legali: «Anche in questa sede preme ribadire la massima disponibilità della ACS nella gestione ed individuazione delle 25 giornate gratuite riservate al Comune di Teramo, nell’equo contemperamento degli interessi delle parti, nel rispetto della legge e dei principi di correttezza, lealtà e buona fede, oltre che di imparzialità e buon andamento».