Foggia riscatta il Teramo da una sconfitta immeritata: è 1-1 in casa della capolista Bassano

TERAMO- (jacopodifrancesco) Se nel calcio esistesse il merito, questo sarebbe risultato minimo per il Teramo, che è sceso sul campo della capolista Bassano imponendo per larghi tratti il suo gioco, fermando sul nascere l’offensiva veneta e creando varie occasioni, non concretizzate a causa del momento buio degli attaccanti che sembra non voler finire. Eppure è finita 1-1, con Caidi e Foggia che hanno ripreso per il rotto della cuffia, in pieno recupero, il vantaggio del Bassano. E’ comunque il terzo risultato utile consecutivo per il Diavolo: la vittoria senz’altro arriverà se le prestazioni di squadra si confermeranno su questi livelli; a patto di segnare quando si arriva in area.

Equilibrio iniziale Asta conferma il 3-5-2 con un accenno di turnover: c’è Sales nei tre dietro, Graziano in mediana e Barbuti al fianco di Soumarè; Magi conferma il suo rombo, occhi puntati su Minesso. Entrambe le contendenti vogliono controllare il gioco: il Teramo riesce a sviluppare la sua manovra grazia al buon lavoro dei laterali, aiutati dal tempismo di Soumarè ed Ilari, mentre la Virtus fa valere tutto il suo tasso tecnico quando riesce ad andare rapidamente in verticale, ma spesso la linea mediana biancorossa – per l’ottimo lavoro di De Grazia e Graziano tra le linee – riesce a stroncare sul nascere le velleità del Bassano. L’unico brivido arriva da una punizione di Minesso, e qui Calore si supera; la risposta del Teramo è affidata a Ventola, che serve un buon pallone sul quale Barbuti è in ritardo.

Punti di svolta Nella ripresa la gara si stabilizza, ma arriva l’occasione giusta per Barbuti da una gran palla di Soumarè, che da due passi consegna a Grandi. Asta prova ad avere più fisicità in avanti, inserendo Foggia per il guineiano e Pietrantonio per Sales, con Ventola che passa in difesa. Dal 65’ in poi il Teramo comincia a risentire della gara di giovedì, il Bassano prende campo ma si tratta di un assedio solo nelle intenzioni, il fortino biancorosso non accenna a cedere, fino alla prima, vera disattenzione, quando Grandolfo – falco di razza – anticipa Altobelli e firma l’1-0.

Gol nel recupero. Asta prova le carte Bacio Terracino e Amadio, ma il Diavolo sembra non avere prima di tutto la benzina per rialzare una gara comunque ben affrontata; al 95’ però, sull’ultima preghiera di Varas, Caidi trova una torre perfetta e Foggia deve solo spingere in porta per l’esplosione die circa 20 teramani al seguito, e per l’1-1 finale. Buona prestazione dunque, ma c’è un bisogno assoluto di cinismo sotto porta. In tutti gli altri aspetti, dall’impostazione alle marcature preventive, la mano di Asta è già molto presente. Domenica – ore 14:30 – al Bonolis ci sarà il Padova, per chiudere il trittico delle grandi.

Teramo Calcio (3-5-2): Calore, Caidi, Speranza, Sales (62’ Pietrantonio); Ventola, Graziano (69’Amadio), De Grazia, Ilari (75’ Bacio Terracino), Varas; Barbuti, Soumarè (62’ Foggia).

Pagelle
Migliore in campo: Caidi 7,5 insuperabile dietro, gran torre per salvare la giornata
Calore 6,5 serve un solo intervento, è difficile e lui si supera
Speranza 6,5 sempre dove serve il suo intervento
Sales 6 si dimostra duttile
Ventola 6,5 attento in entrambe le fasi
Graziano 6 buon filtro, poche responsabilità prese in impostazione
De Grazia 6,5 motorino della mediana
Ilari 6 nonstante sembri stanco, siuta la connessione tra i reparti
Varas 6 solita giornata in copertura, gli manca lucidità dai venti metri
Soumarè 6,5 da lui nascono i pericoli
Barbuti 5 nel complesso buona gara, ma quel tiro resta imperdonabile
Pietrantonio 6 rispetta le consegne
Foggia 6,5 impalpabile fino gol, sul quale ha un ottimo spunto
Amadio 5,5 non entra in partita
Bacio Terracino 6 prova subito a dare la scossa