Per 200 euro 'ripuliva' in ospedale le provette degli automobilisti ubriachi: arrestati infermiere di Giulianova e il complice

GIULIANOVA – ‘Ripuliva’ o faceva perdere le provette di sangue di automobilisti sorpesi alla guida con un tasso acolemico superiore al limite, che rischivano il ritiro della patente o gravi sanzioni. E lo faceva chiedendo somme di denaro, fino anche a 200 euro a provetta. Ci sono voluti sei mesi di indagini agli uomini della Polizia stradale del distaccamnto di Giulianova per smascherare un infermiere del pronto soccorso dell’ospedale di Giulianova e accusarlo di corruzione, favoreggiamento e falsità ideologica in atti pubblici, questa mattina arrestato dagli stessi agenti su disposizione del gip del tribunale di Teramo che ha accolto la richiesta del pm Davide Rosati. In manette, con la contestazione di corruzione, è finito anche quell’automobilista dal cui controllo stradale è scattata l’indagine.
L’uomo era stato fermato a bordo della sua macchina e trovato positivo alla cocaina. Successivamente fuanche sottoposto al prelievo del sangue presso l’ospedale giuliese con relativa sspensione della patente. Quando però gli agenti hanno chiesto al pronto soccorso la controprova ematica, il campione di sangue era scomparso, introvabile. E’ stato allora che gli agenti della Polstrada si sono insospettiti perchè non si trattava del primo caso: anche in precedenza campioni positivi al precursoe erano diventati negativi al laboratorio ospedaliero oppure i campioni erano scomparsi. La magistratura ha autorizzato intercettazioni ambientali che hanno smascherato l’infermiere e scoperto che in alcuni casi le provette con il sangue venivano fatte scomparire, in altri casi venivano chiamati parenti o famigliari degli automobilisti a farsi prelevare il sangue per far risultare tutto in regola ed aggirare così i provvedimenti della Polstrada e le denunce. Tutto organizzato, con il versamento di un… ticket all’infermiere.