Pittrice scomparsa: il cadavere in decomposizione trovato a Tolentino potrebbe essere della Rapposelli?

GIULIANOVA – Potrebbe arrivare da Tolentino la conferma che la pittrice Renata Rapposelli sia stata uccisa e il suo corpo nascosto. Nelle prossime ore l’autopsia e le analisi di laboratorio sul cadavere di donna in decomposizione rinvenuto ieri pomeriggio in una scarpata nella frazione di Fiastra, potrebbero confermare che si tratti proprio del corpo della donna, che gli investigatori cercano dallo scorso 9 ottobre e che credono sia stata ammazzata in concorso dall’ex marito Giuseppe Santoleri e dal figlio Simone, che sono indagati e la cui abitazione a Giulianova per ben due volte è stata perlustrata a fondo dai Ris dei carabinieri di Roma. Al momento non è possibile stabilire l’età della donna rinvenuta, si sa soltanto che è di carnagione chiara e che la morte è datata all’indietro anche forse fino a due mesi fa. Quello che avvicinerebbe all’ipotesi che sia Renata Rapposelli è il fatto che nelle Marche non si cerchino persone scomparse oltre lei. In attesa della possibile identificazione del corpo, ex marito e figlio compariranno martedì prossimo dinanzi al pubblico ministero che coordina le indagini. Saranno sentiti per la seconda volta, ma stavolta non più come persone informate sui fatti bensì da indagati per concorso in omicidio. Intanto tra le tante segnalazioni che giungono ai carabinieri, ce n’è una, rilasciata giorni addietro agli uomini dei reparti operativi di Ancona e di Teramo, che potrebbe costituire colpo di scena nella vicenda: la commessa di una farmacia di Tortoreto Lido: avrebbe riconosciuto nella foto della Rapposelli, anche se scattata 8 anni fa, la donna che nel pomeriggio del 9 ottobre e cioè nel giorno della scomparsa di Renata, avrebbe acquistato un medicinale, strisciando addirittura la sua tessera sanitaria. Questo particolare sconfesserebbe la ricostruzione fornita finora dall’ex marito, e confermata dal figlio, cioè che Renata Rapposelli sia stata riaccompagnata a Loreto quel giorno dall’ex coniuge e lasciata a due chilometri dal santuario, tanto accesa era stata la lite in auto tra i due, una lite cominciata a Giulianova dove la donna era tornata, da Ancona, per far visita al figlio. La sua presenza a Tortoreto, però, potrebbe anche giustificare un allontanamento volontario della donna. Ma se fosse stato così, perchè allora l’ex marito e il figlio avrebbero fornito una ricostruzione diversa?