Pomante lancia la sfida per staccare la spina a Brucchi: «Venite dal notaio Bracone a firmare le dimissioni mercoledì prossimo»

TERAMO – L’appuntamento per mandare a casa il sindaco Brucchi a casa è stato fissato. L’iniziativa è di Gianluca Pomante, uno degli avversari di 3 anni fa nella corsa alla poltrona di primo cittadino con la sua lista arancione Finalmente Pomante: mercoledì 22 il notaio Giovanni Battista Bracone, nel suo ufficio di via Irelli, alle 16 accoglierà quei consiglieri che vogliono sottoscrivere la lettera di dimissioni dal consiglio comunale. Se ce ne saranno 17, il dado sarà tratto e l’esperienza del Brucchi bis, in senso di consiliatura, sarà chiusa anticipatamente perchè il Consiglio comunle sarà sciolto automaticamente. «Il merito dell’iniziativa – sccrive Pomante – sarà di ciascuno dei partecipanti, senza padrini politici o sostenitori di sorta. Un semplice e trasparente atto di responsabilità nei confronti della cittadinanza. Per tale ragione l’invito è rivolto a tutti i consiglieri e non solo a quelli che attualmente sono protagonisti della crisi». Secondo Pomante il sindaco «si arroga il diritto di tenere in ostaggio una intera collettività ed è giunto il momento di liberare la città da queta condizione di stallo intollerabile». Perchè non una mozione di sfiducia? «E’ una strada percorribile ma sbagliata dal punto di vista strategico – dice Pomante -. I tempi di convocazione del Consiglio Comunale consentiranno al Sindaco di accampare ulteriori giustificazioni per il mancato raggiungimento dei risultati promessi e per i propri errori, permetteranno ai partiti politici di intervenire sui singoli consiglieri e sui gruppi per indurli a rientrare in maggioranza, consentiranno ai portatori di voti di mettere in campo ogni risorsa per cercare di comporre, ancora una volta, una crisi che sarà solo posticipata e che aggraverà ulteriormente la situazione cittadina. E le imminenti elezioni politiche, con le relative candidature, potrebbero essere una merce di scambio disastrosa per il futuro di Teramo». E’ aperta la caccia ai chi sosterrà questa iniziativa