Mariani: «Il Pd metterà in campo un sindaco con il coraggio per amministrare questa città»

TERAMO – Dopo la caduta anticipata dell’amministrazione Brucchi il Pd teramano pensa al futuro e invita le forze di centro e centrosinistra, nonché le liste civiche, a individuare insieme un programma condiviso e un candidato sindaco credibile, rilanciando anche le primarie di coalizione.
L’avvio del percorso per "riprendere la guida della città" è avvenuto in una conferenza stampa. Presenti il segretario regionale del partito Marco Rapino, il commissario dell’unione comunale Sandro Mariani, il segretario provinciale Gabriele Minosse, il presidente della Provincia Renzo Di Sabatino e gli ormai ex consiglieri comunali del partito a Teramo. Il Pd ha ribadito come la caduta di Brucchi sancisca la fine di quel ‘modello Teramo’ che avrebbe portato all’impasse politico-amministrativa. «Non possiamo non evidenziare che quella odierna non è solo la sconfitta di un sindaco, come si continua a far sembrare da parte di alcuni esponenti del centrodestra – ha detto Mariani -. Al contrario le responsabilità sono ripartite tra i vari soggetti che oggi cercano di ritagliarsi un volto nuovo o di prendere le distanze dal sindaco. Il Pd riparte dalla piazza, riparte dalla gente. Avremo modo nei prosimi giorni di esibire il patrimonio umano che abbiamo coinvolto in questi mesi. Per chi è realista sa che un partito non può governare da solo una città, c’è anche un lavoro di raccordo da fare, che stiamo facendo da tempo. Ma soprattutto – ha aggiunto Mariani – la scelta del candidato dovrà essere fatta su una persona che sappia mettere in campo il coraggio, per amministrare questa città ci vuole tanto coraggio». 
«Teramo era da tempo ostaggio del centrodestra – hadetto il segretario regionale Rapino -. Oggi certifichiamo la fine del modello Teramo e l’incoerenza di un centrodestra dove un pezzo di Forza Italia fa cadere il sindaco di Forza Italia. Oggi il Pd ha l’ambizione di tornare alla guida della città. Teramo in questi mesi è stata abbandonata dalla propria classe dirigente, noi siamo l’opposto. Ricominceremo dai cittadini, portando Teramo nel dibattito regionale".