L'alta cucina in lutto: trovato senza vita il celebre chef Gabriele Marrangoni, patron di Borgo Spoltino

MOSCIANO – Il mondo della cucina, dell’alta cucina, è in lutto: è venuto a mancare all’improvviso, per un arresto cardiaco, Gabriele Marrangoni, patron del country house Borgo Spoltino, sulle colline tra Mosciano e Bellante. La notizia della scomparsa di Marrangoni, che a marzo avrebbe compiuto 52 anni, si è diffusa nel primo pomeriggio di oggi come un fulmine a ciel sereno. I soci e gli amici lo aspettvano al ristorante per il pranzo, dopo averlo lasciato ieri sera come di consueto dopo l’ennesima serata gourmet, ma non avendo sue notizie hanno cercato e a casa hanno avuto la tragica sorpresa.
Chef apprezzatissimo, ambasciatore della cucina abruzzese. La cucina abruzzese ma anche quella italiana e non solo, perde un esponente di grande calibro, un ex tecnico informatico e musicista che è stato travolto dalla sua passione per i fornelli, arrivando a rappresentare l’Abruzzo all’Expo di Milano e a mietere successi e premi, tra i quali anche quelli dello Slow Food.
L’esperienza di Borgo Spoltino. Marrangoni aveva intrapreso la prestigiosa e fortunata avventura di Borgo Spoltino nel 2003 e in pochissimo tempo era riuscito a trasformarlo in una felice esperienza in cui i sapori e le prelibatezze della sua cucina fatta di valorizzazione del prodotto locale e continue ‘invenzioni’, sposavano momenti di intrattenimento e di spettacolo da vera performance di arte. Nel suo piccolo borgo gastronomico sono passati personaggi del calibro degli Avion Travel, Mario Biondi, Rossana Casale, Alain Caron tanto per citarne alcuni.
Innovatore nella tradizione dei piatti locali. Era non solo un chef Gabriele, era un inventore e un ricercatore. Con il gusto di ‘adattare’ sapori e prodotto tropicali, come quelli brasiliani, ad esempio, alla cucina mediterannea. E sotto questo aspetto Marrangoni ha esportato il sapere della cucina teramana anche nel sudamerica, quando nel 2010, grazie alla collabrazione con il Dipartimento di Scienze degli Alimenti dell’Università di Teramo, aveva tenuto lezioni nell’ateneo brasiliano di Florianopolis, intessendo da quel giorno scambi culturali, musicali e culinari con quelle comunità. In particolare con la Facoltà di Gastronomia Unifil di Londrina, i cui studenti sono stati anche ospiti a Borgo Spoltino per una cena italo-brasiliana per raccogliere fondi per Amatrice.
Protagonista a ottobre a San Paolo, a novembre ad Eataly Firenze. Ma lo chef Gabriele era profeta anche in patria: per tutto il mese di novembre la sua cucina di Borgo Spoltino è stata protagonista a Eataly Firenze. Ha cucinato nella splendida atmosfera dei piatti della tradizione regionale, rappresentando l’Abruzzo e il Teramano a due passi dagli Uffizi, come in precedenza, nel mese di ottobre, aveva fatto alla 6a Settimana della cucina regionale italiana, a San Paolo del Brasile.

I funerali saranno celebrati alle 15:15 di domani, sabato 16 dicembre, nella cappella privata di Borgo Spoltino.