Muore a 18 anni, all'improvviso, nel suo letto: l'autopsia esclude patologie congenite, forse una polmonite la causa

NOTARESCO – Potrebbe essere stata una complicanza di una infiammazione polmonare, come ad esempio una polmonite, la causa del decesso di Bruno D’Agostino, studente di 18 anni, avvenuta la scorsa notte nella sua abitazione a Notaresco. La morte improvvisa aveva fatto ipotizzare una patologia a carico del cuore, ma l’autopsia affidata all’anatomo patologo Gina Quaglione dal sostituto procuratore Greta Aloisi, e svolta nel pomeriggio di oggi all’obitorio dell’ospedale Mazzini di Teramo, avrebbe escluso patologie congenite a carico del cuore e dell’encefalo. L’approfondimento istologico di laboratorio sui campioni biologici potrà chiarire definitivamente la causa di questa morte. E’ stato il fratello più piccolo, verso le 3, ad accorgersi che Bruno non stesse bene: respirava male, ha provato a scuoterlo ma poi ha deciso di chiedere aiuto ai genitori. I soccorsi sono stati tempestivi, il medico dell’emergenza e il personale sanitario si sono prodigati sul suo corpo con una decina di scariche di defibrillatore e tanta adrenalina, ma quel cuore in arresto non è più ripartito. E’ chiaro che si sia trattato di una morte naturale, in un giovane apparentemente sano e forte, ma i dubbi clinici attorno a questa morte improvvisa potranno essere chiariti soltanto dall’esame medico legale che il sostituto procuratore Greta Aloisi, che ha ricevuto la relazione dei carabinieri della stazione di Notaresco. Capire non sarà consolazione per i suoi genitori, ma non lascerà il dubbio su quanto si potesse fare prima. Adesso il web è pieno di dolore in queste ore, dovunque e tutti esprimono il loro cordoglio per la scomparsa di un giovane educato e solare, pieno di voglia di fare. Il sindaco di Notaresco, Diego Di Bonaventura, ha annullato tutte le manifestazioni previste dal calendario natalizio fino a sabato, quando presumibilmente si dovrebbero tenere i funerali: «Non ci sono mai parole giuste in questi casi – ha scritto il primo cittadino -. Siamo nati per morire. All’improvviso e troppo presto. Possiamo immaginare e mai capire quello che vivono la famiglia e i cari in questo momento. Ci uniamo al dolore della famiglia».