Gentiloni spiazza tutti e 'chiude' la strada all'onorevole Tancredi alla Consob

TERAMO – I rumors della vigilia sono stati clamorosamente smentiti: il premier Paolo Gentiloni ha lasciato da parte la politica nel firmare le ultime nomine ai vertici di Forze armate, Corte dei Conti e Consob prima dello scioglimento delle Camere e ha ‘spiazzato’ un pò tutti. Tra questi sicuramente l’onorevole teramano Paolo Tancredi, il cui equilbrismo tra appoggio al centrosinistra al Governo e centrodestra nel Comune di Teramo, non ha portato quello che i ‘più informati’ attendevano e cioè una prestigiosa e rassicurante nomina nella Consob, la Commissione nazionale per le società e la Borsa. Addirittura anche i quotidiani nazionali – come La Repubblica dello scorso 24 novembre – lo davano come sicuro quarto commissario all’interno dell’importante struttura di sorveglianza, ovviamente in quota alfaniana dell’allora ancora Alternativa Popolare, prima Nuovo Centrodestra. Ma nel giro di un mese, nel panorama politico sconvolto dall’annuncio di Alfano di non ricandidarsi, lo scioglimento del partito con la diaspora verso le diverse sponde della politica nazionale, ha sfasciato tutti i piani. Gentiloni nell’ultimo consiglio dei ministri del 23 dicembre ha messo la pietra tombale sull’aspirazione politica di Tancredi: il nuovo presidente di Consob sarà Mario Nava e il quarto commissario sarà Paolo Ciocca. Due nomi che vanno ad aggiungersi a quelli della vicaria (e reggente dopo la decadenza del presidente Vegas) Anna Genovese, di Giuseppe Maria Berruti e di Carmine Di Nola, che rimarranno in carica rispettivamente fino al 2021 e al 2023. Il discorso sul fronte politico si complica anche sul piano delle candiature per l’onorevole Tancredi, per cui si fa in forte salita la corsa a un posto alle prossime elezioni per Camera e Senato.