SANT’OMERO – Sarà necessario l’esame del Dna per identificare il cadavere dell’uomo di circa 50 anni, di razza caucasica, trovato lungo l’argine del fiume Tronto nella tarda mattinata dello scorso 26 dicembre, nel territorio di Controguerra. Ed è probabile che una volta ottenuta la codifica genetica, questa sarà inserita in una banca dati oppure incrociato con altri campioni qualora disponibili. Tutti i tentativi eseguiti finora dai carabinieri della compagnia di Alba Adriatica, incrociando anche le segnalazioni e le formali denunce di scomparsa delle vicine Marche, non hanno portato novità per dare un nome alla salma, trovata senza documenti. Fino a quando non verrà identificato, il corpo resterà nelle celle frigorifere dell’ospedale di Sant’Omero. Dove, nel pomeriggio è stata eseguita l’autopsia, affidata all’anatomo patologo Gina Quaglione: l’esame medico legale ha confermato che il decesso, che risalirebbe alla tarda serata del giorno di Natale, è stato causato da un arresto cardiaco ma per individuarne bene la causa saranno necessari gli approfondimenti tossicologici di laboratorio.
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