TERAMO – Si stringe il cerchio attorno all’identificazione del cadavere senza nome rinvenuto nel giorno di Santo Stefano e questo è possibile grazie agli elementi raccolti questa mattina attraversio l’autopsia orale eseguita dagli odontoiatri forensi Mario Torreggianti di Teramo ed Emilio Nuzzolese di Bari, all’obitorio dell’ospedale di Teramo. L’esame dei denti, delle protesi, delle mascelle e della mandibola ha prodotto un profilo biologico molto dettagliato, utile agli investigatori per restringere il campo di azione della ricerca per una comparazione. In particolare l’esame radiologico della mandibola ha offerto indicazioni specifiche, il cui approfondimento permetterà di indirizzare verso alcuni centri sanitari specializzati del Centro-Sud dell’Italia la ricerca dell’identità dell’uomo, di razza caucasica, dell’apparente età di circa 50 anni. La presenza di alcune protesi dentarie ha permesso agli odontoiatri forensi, incaricati dal sostituto procuratore Greta Aloisi, di stabilire che potrebbe non trattarsi propriamente di un senzatetto abituale, ma forse di una persona che si trovava per situazioni particolari lungo l’argine del fiume Tronto, dove poi è stato rnvenuto senza vita. Tutti elementi che sono stati consegnati ai carabinieri della compagnia di Alba Adriatica, il cui tenente colonnello Emnauele Mazzotta ha partecipato al lavoro degli odontoiatri forensi.
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