Sisma, furbetti anche tra le partite Iva dell'unatantum. Decine di segnalazioni dopo la lista di Robin Hood LEGGI L'ELENCO

TERAMO – Pubblicata la lista degli aventi diritto alla cosiddetta ‘unatantum’ per i liberi professionisti, artigiani o commercianti danneggiati dal sisma, esplode la polemica. Come per ogni cosa all’italiana, adesso la Regione fa i conti con le denunce e le segnalazioni di chi ha rilevato la presenza dei cosiddetti furbetti, che hanno fatto richiesta e ottenuto anche i 5mila euro previsti, pur non avendo i requisiti.
A guidare l’onda di protesta è l’Associazione consumatori Robin Hood, che ha ricevuto decine di segnalazioni e che adesso sollecita, come è giusto, approfondimento. La stessa associazione ha pubblicato la lista di coloro che beneficeranno di questo contributo a fondo perduto e qui si è scatenata la bagarre, un pò come per la vicenda dei contributi dell’autonoma sistemazione per gli sfollati, ‘goduta’ anche da chi sfollato non è.
A prevedere l’unatantum è il decreto ministeriale 189 del 2016. L’articolo 45, comma 4, prevede l’assegnazione a coloro che, possessori di partita Iva, siano essi professionisti, artigiani o commercianti, sulla base di una autocertificazione, dichiaravano il possesso dei requisiti e soprattutto la sospensione dell’attività a causa del terremoto.
«Appena publlicato l’elenco sul nostro blog – spiega il presidente di Robin Hood, Pasquale Di Ferdinando – sono pervenute decine di telefonate con segnalazione di non aventi diritto. I controlli sulla base della normativa in genere coinvolgono un 5% delle autocertificazione. La mole di segnalazioni pervenuteci, determina un approfondimento, un controllo massivo, anche per garantire il rispetto della legalità, della trasparenza e soprattutto la giustizia – afferma Di Ferdinando -. D’altro canto già la Regione Marche lo ha ritenuto necessario ed ha attivato un controllo su tutte le domande, con la collaborazione dell’Inps. Se si è dichiarato il vero non c’è nulla da temere, i furbetti invece non la passerebbero liscia. La vicenda crea malessere, soprattutto in quei cittadini che, attenendosi al dettato del decreto, non hanno presentato domanda pur nelle difficoltà oggettive di mantenere aperta un’attività in zona terremotata. Il nostro appello va al presidente Luciano D’Alfonso e all’Assessore competente, affinché anche in Abruzzo si evitino abusi e si facciano i controlli, punendo le responsabilità laddove riscontrate».

Ecco la lista: 

http://consumatorinotizie.blogspot.it/2018/01/sisma-contributi-una-tantum-tutti.html