TeAm, via libera dal Consiglio di Stato: respinto il ricorso della Diodoro Ecologia

TERAMO – La Teramo ambiente può proseguire con maggior tranquillità verso la parte conclusiva della trattativa con il nuovo socio privato, la copoerativs Ciclat di Ravenna, nella gara a doppio oggetto. Come anticipato questa mattina dal quotidiano La Cittò, lo scorso 11 gennaio anche il Consiglio di Stato. dopo il Tar, ha dato ragione alla municipalizzata dell’ambiente e dell’energia, repingendo il ricorso opposto dalla Diodoro Ecologia. L’ultimo giudice della giurisdizione amministrativa ha confermato in toto la linearità dei tre capisaldi affermati nella gara a doppio oggetto dalla Te.Am. e validati anche dall’Anac, l’Autorità dell’Anticorruzione. A partire dal piano di revisione delle partecipate adottato dal comune di Teramo nel 2015, congruo rispetto alla normativa europea sugli aiuti di Stato e alla natura stessa della società: si tratta di un soggetto di diritto privato a maggioranza di capitale pubblico, non una società in house, tanto meno un’esternalizzazione totale dei servizi, che garantisce benefici per lo scopo pubblico della società e principalmente la raccolta dei rifiuti. Quanto all’impianto di cremazione, messo a gara con la possibilità di farlo realizzare al nuovo partner privato, il Consiglio di Stato tutto è legittimo: non ci sarà una concessione o un appalto al privato, bensì una forma di parteneriato industriale come prestazione accessoria all’interno dell’appalto. Infondato anche l’ultimo motivo di ricorso della Diodoro, sul diritto di avvalimento. Per i giudici il divieto imposto dal Comune di Teramo ai concorrenti di stabilire una partnership con un’altra impresa dotata delle caratteristiche richieste dal bando. è legittimo, perché l’avvalimento, secondo il diritto europeo, sarebbe possibile in caso di esternalizzazione del servizio di raccolta non invece per una società mista, pubblico-privata,come quella che si formerà tra la Te.Am. e il nuovo soggetto privato.