CROGNALETO – Proteste e indignazione ha suscitato, questa mattina, il guasto meccanico che ha costretto l’autobus della linea Nerito-Montorio-Teramo a fermare la sua corsa in piena montagna, lungo la statale 80, prima della galleria di Piaganini, con temperature polari, creando disagio e non poche difficoltà ai 15 passeggeri a bordo, per la maggior parte studenti che si recavano a scuola verso il capoluogo. La denuncia di chi è stato testimone di questa terribile esperienza corre su Facebook e raccoglie adesione in un coro di lamentele contro l’azienda del trasporto pubblico regionale, rea di non aver organizzato nemmeno un bus sostitutivo che corresse in aiuto dei poveri malcapitati. Lo hanno dovuto fare i genitori che si sono organizzati come hanno potuto, a fare la spola per riportare a casa gli studenti, che hanno così dovuto anche saltare il rientro a scuola. Scrive una ragazza: «Noi ragazzi della montagna abbiamo il diritto di avere un pullman decente e non un pullman che non funziona, senza riscaldamento o dentro cui ci piove o per meglio dire si blocca su strada ghiacciata ….oggi 28 Febbraio siamo rimasti bloccati in una zona freddissima e non solo " La Tua " ci lascia a piedi senza preoccupazioni senza mandarci un altro pullman senza rispetto per noi ma soprattutto per loro stessi …noi che ogni mese paghiamo l’abbonamento di 61,10€ non è possibile stare a queste condizioni».
Il sindaco D’Alonzo scrive a D’Alfonso: «Prevedibile, visto lo stato dei mezzi». Sulla vicenda è intervenuto il sindaco di Crognaleto, Giuseppe D’Alonzo, che ha scritto subito al presidente della Tua, Tullio Tonelli e al presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, non solo per segnalare l’episodio increscioso, quanto per sottolineare come il guasto di questa mattina era prevedibile in quanto il servizio sulla tratta di montagna viene svolto con mezzi obsoleti, all’interno dei quali spesso piove e che non rispettano gli standard minimi di sicurezza per la circolazione stradale. Il primo cittadino conclude con la richiesta di avere un servizio più dignitoso per una popolazione già duramente colpita dagli eventi calamitosi che hanno caratterizzato il 2017.