TERAMO – «Io avevo in mente un progetto di rinnovamento, credo che molti adesso votino anche a ragione i Cinquestelle perchè non gli si offfre nessun progetto serio ai cittadini, nessun progetto alternativo e credibile, in cui si buttano via le appartenenze specifiche nell’interesse generale, del resto non dobbiamo presnetarci al Parlamento: ma questo deve rimanere civico, nè di destra, nè di sinistra». Berardo Rabbuffo, anima di Libera Teramo, lascia Alleanza Civica: la decisione del cartello di liste civiche che appoggia e sostiene il candidato sindaco Gianguido D’Alberto di rendersi disposibili alle primarie del centrosinistra (poi rifiutate dall’altro candidato Cavallari), ha fatto perdere il senso di civismo apartitico al progetto. Ma allora Rabbuffo può pensare a un riavvicinamento alla candidatura di Morra o a correre da solo? «No. L’esperienza di correre da solo l’ho fatta l’altra volta, a mani nude, con buoni risultati con il 2,9%, 864 voti validi, e mandammo un modello che non ritenevamo giusto al ballottaggio – ha detto Rabbuffo -. Non ho sentito Giandonato, ma non mi riconosco in un centrodestra a trazione Berlusconi, che sta rasentando il ridicolo dopo le ultime esternazioni all’uscita dalle consultazioni al Quirinale…». Dunque? «Un progetto civico di rinnovamento su Teramo, questo sì che mi interessa».
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