Due filosofi e un docente celebrano il processo al '68. La giuria sarà il pubblico dell'Abruzzi

TERAMO – Processo al ’68, con tanto di difesa e di accusa contrapposte, rappresentate da due filosofi contemporanei, Paolo Ercolani e Diego Fusaro, ‘moderati’ da un giudice, il docente universitario Stelio Mangiameli. E’ un approfondimento delle problematiche storiche, politiche e sociali di quegli avvenimenti, sotto forma di dibattimento giudiziario, quello organizzato dall’Associazione culturale ‘Teramo 3.0’, e che prevede anche la partecipazione del pubblico, attraverso domande, spunti e riflessioni. Sarà proprio il pubblico presente a volgere mansioni di giuria, che potrà votare dopo aver assistito a requisitoria e ad arringa.
L’incontro, aperto a tutta la cittadinanza, si svolgerà a Teramo domani, mercoledì 30 maggio a partire dalle 17.30, nella sala conferenze dell’hotel Abruzzi in viale Mazzini.

Paolo Ercolani è un noto filosofo, scrittore e saggista, autore di numerose pubblicazioni di successo. È Docente dell’Università di Urbino «Carlo Bo», nonché collaboratore di importanti testate giornalistiche fra le quali L’Espresso. Diego Fusaro è un noto filosofo e saggista italiano, autore di numerose pubblicazioni di successo. Insegna filosofia presso l’“Istituto Alti Studi Strategici e Politici” di Milano (IASSP) ed è intellettuale dissidente e non allineato.
Stelio Mangiameli è Professore Ordinario di Diritto Costituzionale nella Facoltà di Giurisprudenza di UniTe. Da otto anni è anche Direttore dell’Istituto di Studi sui Sistemi Regionali Federali e sulle Autonomie “Massimo Severo Giannini” del Consiglio Nazionale delle Ricerche (ISSiRFA-CNR). È candidato alle imminenti votazioni per l’elezione del nuovo Rettore di UniTe.