TERAMO – «Era ora che il Governatore Luciano D’Alfonso si accorgesse delle difficoltà dell’Ufficio speciale per la ricostruzione di Teramo, alle prese con 10mila pratiche da sbrigare, e che adesso verrà potenziato»: la riflessione del candidato sindaco di Bella Teramo, Giovanni Cavallari, punge sul clamoroso ritardo accumulato nella ricostruzione e chiede cosa abbiano «prodotto fino ad oggi in termini operativi, i 22 dipendenti che lavorano lì, quante pratiche sono state evase, se è vero che nessuno degli oltre 4.000 sfollati che si contano a Teramo sono rientrati nelle loro abitazioni». Cavallari annuncia che da sindaco non ammetterà più ritardi: «Starò con il fiato sul collo di chiunque si renda responsabile anche del più piccolo ritardo nell’evasione delle pratiche – dice il candidato di Bella Teramo – e andrò dovunque si renda necessario, a battere i pugni sui tavoli che contano in questa tristissima storia. Teramo è stata duramente colpita dal terremoto, eppure nella rappresentazione regionale e nazionale della tragedia, non viene mai presa in considerazione. Da candidato Sindaco e da cittadino non posso tollerare che la mia città sia stata svuotata, che il suo centro storico sia diventato il castello dei fantasmi e che nessuno finora si sia fatto veramente sentire».
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