TERAMO – Può dirsi davvero miracolato R.P., 64enne originario di Castilenti, che ieri sera attorno alle 21 è stato travolto dal trattore con cui stava tagliando l’erba in un appezzamento di terra nei pressi dell’Oleificio Di Simone, a Poggio Cono, dove da tempo vive in una ruolotte perchè sfollato dal terremoto. Se non fosse stato per due carabinieri della stazione di San Nicolò che passavano da quelle parti, le sue grida d’aiuto, che provenivano da una scarpata a circa 4-500 metri dalla strada comunale, non sarebbero state ascoltate e molto probabilmente avrebbe trascorso lì la notte con drammatiche conseguenze. Le sue condizioni a poche ore dall’incidente sono serie, perchè ha riportato la frattura del bacino e una vasta ustione su un fianco, provocato dall’olio bollente del motore che si è riversato sul corpo. A far scattare i soccorsi sono stati il maresciallo maggiore Giovanni Vincitorio – comandante della stazione di San Nicolò – e l’appuntato scelto Qs Augusto Portaluri: hanno sentito le grida provenire da lontano perchè viaggiavano con i finestrini dell’auto di servizio aperti. Una volta sul posto vigili del fuoco e personale del 118 hanno avuto grosse difficoltà per raggiungere il fondo del burrone dove il piccolo trattore cingolato si era ribaltato e hanno fatto ricorso alla perizia dei titolari del frantoio i quali con la benna di una ruspa hanno sollevato il mezzo agricolo, permettendo ai soccorritori di estrarre il 64enne. Al quale la vita è stata salvata da un altro dettaglio fortunato: nel cadere dal trattore nel ribaltamento, l’uomo è finito nel canale di un piccolo corso d’acqua che gli ha fatto da ‘culla’, evitando che il pesante mezzo agricolo lo schiacciasse.
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