Decine di gastroenteriti tra i bimbi al mare, assalto all'ospedale di Atri

ATRI – E’ tenuta sotto controllo ma sicuramente sta mettendo a dura prova le forze del personale del reparto di pediatria dell’ospedale San Liberatore, da qualche giorno, quella che può essere definita quasi una epidemia di gastroenteriti nei bambini nel triangolo tra Roseto, Pineto e Silvi. Soltanto venerdì una dozzina di casi sono stati vegliati dal pronto soccorso e poi affidati al reparto, che portano il numero dei ricoverati o dei bambini della prima infanzia tattati ad oltre una quarantina. A provocare questa ondata di forti disturbi intestinali, spesso accompagnati da febbre alta e nei casi peggiori da vomito e diarree copiose, è il Rotavirus, che si trasmette attraverso la via oro-fecale ed è la prima evidenza di poca attenzione all’igiene personale. Il virus è stabile nell’ambiente e dunque può essere trasmesso anche tramite ingestione di acqua o cibo contaminato o con il contatto con superfici contaminate. I bambini più colpiti in questo caso, sono quelli al di sotto dei 5 anni. Si tratta per lo più di piccoli in vacanza con i genitori, in un’area tipicamente a vocazione turistica famigliare. I picchi registrati dall’ospedale di Atri non hanno destato preoccupazione sotto il profilo epidemiologico e dei rischi personali per la vita dei bambini, se non per l’organizzazione del reparto ospedaliero, alle prese con una concentrazione anomala dei casi in questo periodo. Secondo alcune valutazioni, il virus sarebbe ‘incoraggiato’ dal mutamento di clima repentino, con l’innalzamento delle temperature, con effetti climatici altalenanti. Mamme preoccupate, dunque, ma senza evidente giustificazione. I medici hanno trattato i casi più severi, quelli in cui vomito e diarrea hanno provocato una più rapida e rischiosa disidratazione, con ricovero e trattamento con flebo; altri, quelli in cui la perdita di liquidi è stata meno importante, sono stati assistiti e dimessi con prescrizione di dieta liquida a casa. «E’ particolarmente importante – è il parere della direttrice sanitaria della Asl di Teramo, Maria Mattucci – raccomandare il rispetto delle norme igieniche, per tutti, specie nelle famiglie con bambini piccoli. E’ vero che il virus è presente nelle feci ma da qui può contaminare cibo, acque e superfici, e quindi essere facilmente trasmesso laddove ci sia poco ricorso ai saponi, ai detergenti, ai disinfettanti». La direttrice si sente di escludere che si tratti di una emergenza: «Il rotavirus è presente tutto l’anno, le gastroneteriti sono frequenti, il reparto e l’ospedale di Atri sono ben organizzati e dotati di personale esperto che mi permetto di dire rispecchiano anche la caratteristica del territorio particolarmente vocato al turismo delle famiglie: la risposta a questa concentrazione di casi – ha detto la Mattucci – è la dimostrazione».