Addio 'porta a porta' nelle frazioni, la Teramo Ambiente prepara la prima rivoluzione nella raccolta

TERAMO – L’intesa tra amministrazione comunale e Teramo Ambiente è stata già siglata nei giorni scorsi, alla prima riunione operativa. Il costosissimo e poco efficiente sistema di raccolta differenziata dei rifiuti “porta a porta” nelle frazioni del Comune di Teramo sta per andare in soffitta. Basta con il porta a porta nelle frazioni del Comune di Teramo, troppo costoso, troppo inefficiente, con continue lamentele per i mancati ritiri e con l’aumento delle discariche abusive che vanno poi bonificate dalla stessa TeAm. L’amministrazione D’Alberto e i vertici della TeAm, di comune intesa, hanno deciso di  reintrodurre il caro, vecchio, cassonetto scomparso dalle strade, ma con una grande novità: il controllo elettronico.
Come si legge questa mattina sul quotidiano La Città, 
ogni cassonetto della spazzatura sarà dotato di un sistema di apertura a scheda magnetica e un lettore di codici (codici a barre. I cassonetti delle principali raccolte (organico, indifferenziato, carta e plastica/alluminio) si apriranno solo con la scheda e accetteranno esclusivamente la spazzatura imbustata negli appositi sacchi numerati o dotati di codice. In questa maniera sarà possibile controllare chi getta la spazzatura, come viene eseguita la raccolta differenziata, le eventuali sanzioni da irrogare a chi non rispetta le regole, al tempo stesso impedendo agli estranei di riempire i cassonetti in modo indiscriminato. Il sistema esiste già in numerose aree non urbane dello Stivale (viene utilizzato anche in alcune grandi città), è già stato sperimentato e promette di abbattere i costi dei giri di raccolta dei piccoli mezzi TeAm, del personale a bordo mezzi (che potranno essere ri-automatizzati con i sistemi mono-operatore), disincentivare gli abbandoni indiscriminati di spazzatura sul territorio, infine tenere sotto controllo l’andamento della raccolta dei rifiuti con il telecontrollo (inutile ritirare un cassonetto se non è ancora pieno, oppure è possibile accelerare la raccolta laddove si dovesse registrare un aumento dei cassonetti pieni). Soprattutto i cassonetti intelligenti rappresentano il primo passo per l’introduzione della tariffa puntuale dei rifiuti, secondo il principio del “pago in base alla spazzatura che produco”, oppure per introdurre sconti sulla Tia premianti in base alla qualità della raccolta differenziata.

I “cassonetti intelligenti” nelle frazioni, secondo i piani dell’amministrazione D’Alberto, potrebbero essere il preludio alla cancellazione del sistema porta a porta anche in centro storico, nettamente la zona del territorio comunale più penalizzata dalla continua esposizione di buste, mastelli, cumuli di carta in qualsiasi ora del giorno e della notte, a danno del decoro cittadino, in qualche caso anche dell’igiene pubblica, soprattutto quando si ha a che fare con i rifiuti di locali e attività commerciali. 

Nel frattempo la nuova amministrazione pare abbia richiesto alla Teramo Ambiente l’acquisto e l’installazione di nuovi cestini della spazzatura, sia per i parchi, in particolare il lungofiume, sia per il centro storico. Inoltre pare sia stata chiesta la condivisione dei dati sui sistemi di geolocalizzazione di mezzi, operatori e punti sensibili della raccolta dei rifiuti, in modo da elaborare in comune strategie di miglioramento del servizio.