Aumento posti asili nido, il consigliere Luzii (3.0) risponde a Salvi (Futuro In): “L'operazione è a costo zero“

TERAMO – Dopo il consigliere di opposizione, Maurizio Salvi (Futuro In) anche i capigruppo, in Consiglio comunale, di Teramo 3.0 e Insieme possiamo, Giovanni Luzii e Andrea Core, intervengono in merito all’aumento dei posti nelle graduatorie per gli asili nido comunali del prossimo anno, proposto dal neo assessore all’Istruzione al Comune di Teramo, Maria Cristina Marroni.

GIOVANNI LUZII. “Volevo rassicurare il Consigliere Salvi – scrive Giovanni Luzii (Teramo 3.0) – non solo questa amministrazione comunale ha abbattuto considerevolmente le liste di attesa accogliendo un maggior numero di bambini, ma lo ha fatto a costo zero, attraverso una minuziosa nuova articolazione degli orari di lavoro del personale dipendente, concordato con le Coordinatrici dei nidi, senza andare in alcun modo ad incidere sul servizio che sarà fornito ai bambini e alle loro famiglie. 
Siamo certi quindi che la minoranza tutta possa gioire di questa soluzione, evitando inutili e scomposte polemiche, che ad un occhio poco attento potevano sembrare offensive della personalità di Maria Cristina, se non addirittura sessiste.”

ANDREA CORE. “In queste prime settimane della nuova Amministrazione – spiega Andrea Core (Insieme Possiamo) – stiamo assistendo ad una disperata ricerca di visibilità da parte della “fu Maggioranza Brucchi”, attraverso una costante ricostruzione di una narrazione che assomiglia più ad una finzione che alla realtà. Il 24 giugno scorso i Teramani hanno scelto, ora dovremmo lavorare tutti, ognuno secondo il proprio ruolo, nell’interesse esclusivo della città: invece assistiamo a sterili polemiche fondate sul nulla, o peggio su un’interpretazione della realtà secondo la propria convenienza, ma che nulla ha a che fare con la verità. Credo che sulla questione dell’aumento dei posti per le graduatorie degli asili nido, non si possa far altro che ringraziare la giunta D’Alberto, a cominciare dalla Vice sindaca Marroni. Se non lo farà la minoranza ci penseranno i Teramani.”