Scende dall'auto dove ci sono la madre e la sorella e si lancia dal ponte di San Francesco FOTO

TERAMO – Aveva 35 anni e una vita difficile alle spalle, fatta di qualche pesante problema dai quali sembrava essere uscito con alcuni lavori e soprattutto la vicinanza di un bimbo e della compagna. Ma stasera qualcosa è andato in tilt nell’animo di F.M, 35enne di San Nicolò. Era in macchina con la madre e la sorella: sul ponte di San Francesco, all’improvviso, ha aperto lo sportello e si è diretto verso il parapetto, senza dare la possibilità a nessuno dei suoi famigliari di capire e di fare qualcosa in tempo per evitare che lo scavalcasse, lanciandosi nel vuoto del torrente Vezzola. Un volo di una ventina di metri, fatale. Nemmeno la vegetazione è riuscita ad attutire la caduta sul greto del corso d’acqua. Agonizzante, è stato soccorso dai vigili del fuoco giunti per primi sul posto, e quando l’equipaggio del 118 ha raggiunto il corpo, purtroppo non c’era più nulla da fare. Il medico ne ha constatato la morte. A lanciare l’allarme erano state la madre e la sorella, terrorizzate e sotto choc per quanto era successo, ma convinte che il giovane congiunto ce la potesse fare: la notizia della tragedia è stata portata loro più tardi, mentre erano nella caserma dei carabinieri di piazza del Carmine. Sono stati i carabinieri a gestire i rilievi, con il contributo anche del personale della volante della Polizia di Stato. Sul posto, a dare sostegno anche ai famigliari, è giunto anche il sindaco Gianguido D’Alberto, amico personale. A lungo sul posto sono rimasti numerosi residenti del quartiere, molti dei quali avevano notato il trambusto sulla carreggiata del ponte. La salma è stata composta all’obitorio dell’ospedale Mazzini, il magistrato di turno dopo i rilievi ha concesso subito il nulla osta per la sepoltura.