Arte teramana in lutto,, è venuto a mancare il pittore Franco Tommarelli. Un anno fa il dono al Comune della tela di Giannina Milli

TERAMO – Mondo dell’arte in lutto per la scomparsa, all’età di 78 anni, del pittore teramano Franco Tommarelli, figlio d’arte ed espressione del talento artistico cittadino, che dalla bottga di corso Porta Romana ha percorso le sale espositive di quasi tutta l’Italia, trovando consenso e positivi apprezzamenti. La morte del pittore è avvenuta in una casa di cura a Caserta dove da tempo era ricoverato. Tommarelli, figlio di Tommaso che lo avviò all’arte della pittura, nel corso dei suoi 50 anni di attività ha esposto anche oltre i confini italiani, guadagnandosi un posto al sole nel novero, secondo quanto scrivono gli esperti, degli eredi e degli innovatori innovatore “deli linguaggio iconografico descrittivo che si può collocare tra il Manierismo Romano permeato di riflessi fiamminghi ed il Romanticismo Francese". Le sue opere privilegiano i ritratti, le ricostruzioni storiche legate al Risorgimento e al Brigantaggio (esiste anche un autoritatto in abiti da brigante), ma anche alla religione (nota la sua tela 600×235 dell’Ultima Cena nel refettorio della Madonna delle Grazie, così come la Crocifissione a Mosciano e l’Adorazione dei Pastori). E’ di Tommarelli una delle ultime esposizioni nella Pinacoteca di Teramo prima della sua chiusura forzata: la mostra organizzata dall’Associazione fermana ‘Star Ars’ che aveva ‘adottato’ il pittore teramano, si tenne nel novembre di un anno fa e fu anche una delle ultime apparizioni in pubblico dell’artista. In quella occasione il regalo alla città, con la donazione al Comune della tela in cui viene ritratta Giannina Milli nel salotto Maffei di Milano, affrescata in compagnia, tra gli altri, di Alessandro Manzoni e Massimo D’Azeglio. Un dono che oggi, alla luce della scomparsa, assume un valore affettivo ancora maggiore per la sua città natale.