Le perle della gastronomia teramana nella Guida Slow Food: confermate 4 chiocciole, a Zenobi uno dei sei premi speciali

TERAMO – Torna a mani decisamente piene l’enogastronomia teramana dal Terra Madre Salone del Gusto di Torino, la manifestazione dove l’organizzatore Slow Food ha presentato la guida alle Osterie d’Italia 2019. Tra le novità di quest’anno oltre alla famose ‘Chiocciole’, anche sei premi speciali conferiti a locali secondo specifiche peculiarità. Uno di questi è stato assegnato all’Osteria di Colonnella ‘Zenobi’, che ha ai fornelli l’esperta cuoca Patrizia Corradetti. “Miglior tradizione”: questo il riconoscimento che Osterie d’Italia 2019 di Slow Food gli ha voluto conferire sulla base dell’attenzione prestata alla ricerca dei prodotti locali e al rispetto della cucina tradizionale. Un bel successo per i titolari di “Zenobi”, ma per l’intero territorio teramano. A completare questo successo c’è l’assegnazione delle Chiocciole Slow Food che sono in totale 279 (tra i 1.617 locali della Guida) e sono assegnate ai locali che meglio incarnano il modello di osteria: in Abruzzo se ne contano 11, di cui 4 in provincia di Teramo: Borgo Spoltino a Selva Alta di Mosciano, PerVoglia a Castellalto, Zenobi di Colonnella e  Vecchia Marina di Roseto. Gli altri locali abruzzesi sono La Bilancia di Loreto Aprutino, Sapori Di Campagna di Ofena, Taverna De Li Caldora a Pacentro, Taverna 58 a Pescara, Font’artana a Picciano, La Corte a Spoltore, Cibo Matto a Vasto. Nella Guida sono segnalate anche 213 osterie da visitare per la notevole selezione di formaggi, 361 con la carta dei vini particolarmente attenta al territorio, 484 con un orto di proprietà, 370 che propongono un menù vegetariano, 321 con possibilità di alloggio. Ma il valore più importante delle osterie recensite nella guida di Slow Food da 29 anni è la diversità, l’originalità, la capacità di interpretare la cucina secondo la propria personalità.