IperSimply: nove ore di trattativa per chiudere l'accordo quadro in caso di Cigs

TERAMO – Dopo una lunga trattativa durata 9 ore, nel corso del quale l’accordo ha anche rischiato di saltare, il tavolo tecnico sulla vertenza dell’IperSimply di Piano d’Accio, in Provincia, ha trovato l’unanimità sull’accordo quadro preliminare, valevole in caso di concessione della Cassa integrazione da parte del Ministero del Lavoro. La richiesta dell’ammortizzatore sociale ai 53 dipendenti del punto vendita ex Cityper chiuso dal 30 settembre, sarà presentata entro la settimana, secondo l’impegno preso oggi pomeriggio dai dirigenti del gruppo Sma-Auchan. Sarà motivata con la cessazione dell’attività e si fonderà anche sulla possibilità di reindustrializzazione del sito o reinserimento lavorativo dei dipendenti preso altri competitor. L’azienda prevede anche la possibilità per chi lo vorrà, entro il periodo della cassa integrazione, di un trasferimento in altra sede o di licenziarsi sulla base di tre step di incentivo all’esodo. La stessa Sma anticperà la cassa integrazione per conto dell’Inps, trattenendo sul Tfr la quota erogata qualora malauguratamente non verrà concessa la Cig. Perchè questo è il passaggio da chiarire: il Decreto Genova ha aperto una finestra per le Cig straordnarie in caso di cessazione o delocalizzazione delle aziende, ma fino ad esaurimento dei fondi disponibili. E ogni giorno di ritardo ndella richiesta potrebbe essere fatale. Alla firma di questo accordo quadro preliminare c’erano il presidente della Provincia, Di Sabatino, il sindaco di Teramo, D’Alberto e il consigliere comunale Andrea Core, i sindacalisti Loretone (Cgil) e Di Polidoro (Cisl), quelli della Rsu aziendale (Murri, Florà, Silvestri e Maselli), i dirigenti Sma Bresciani e Traini, e Babbicola, responsabile del procedimento per il Servizio Relazioni Industriali della Regione.