Blitz nel capannone industriale in disuso: la Polizia sgombera un rave party con 600 giovani

TERAMO – Circa 600 giovani che partecpavano dalla serata di ieri a un rave party no autorizzato all’interno di un vecchio capannone industriale nella zona artigianale di San Nicolò, sono stati fatti allontanare dagli agenti della Polizia di Stato di Teramo, questa mattina attorno alle 8. Lo sgombero è stato gestito senza l’uso della forza, dopo una breve trattativa con quelli che sembravano essere gli organizzatori della riunione rave. A fare la scoperta della festa, come di consueto organizzata in ogni dettaglio, è stato il custode dell’area sottoposta a vincolo giudiziale, perchè erano in programma alcuni lavori di manutenzione: il luogo era stato scelto accuratamente, in una zona al riparo da occhi indiscreti anche se a ridosso dell’area urbana, dove la musica a palla non è stata sentita anche per la vicinanza della superstrada Teramo-mare. Forse, se il custode non avesse verificato l’area, il party sarebbe andato avanti per tutto il fine settimana. Sta di fatto che sul posto è intervenuta dapprima una volante della polizia di Stato e poi il rinforzo del Reparto mobile di Senigallia (presente in questura per aver svolto il servizio diordine pubblico ieri sera in occasione della partita di Coppa Italia tra Teramo e Sambenedettese), squadra mobile, digos e carabinieri. Ma grazie alla trattativa condotta dal dirigente del servizio, il capo di gabinetto Mimmo De Carolis, coadiuvato dal funzionario di turno, Ennio Falconi, non è stato necessario far ricorso alla forza per convincere i giovani a lasciare il capannone che avevano occupato abusivamente. Dopo circa tre ore tutta l’area è stata sgomberata dai presenti, giunti da ogni angolo d’Italia a bordo di auto, furgoni e camper, con animali al seguito. Alcuni dei circa 600 presenti sono stati identificati, mentre soltanto per un giovane è stato necessario il ricorso alle cure del pronto soccorso dell’ospedale Mazzini di Teramo: sul posto è intervenuta un’ambulanza del 118 e i sanitari lo hanno assistito perchè in stato di agitazione, forse per l’assunzione di alcol o stupefacenti.