A Giurisprudenza si parla di libertà come la intendeva Calamandrei

TERAMO – "La libertà è come l’equilibrio atomico: basta che sia infranta in una persona, cioè in un atomo della società, perché da questa frattura infinitesima si sprigioni e si diffonda una forza distruttiva capace di sovvertire il mondo". Uno dei concetti più celebri di libertà, elaborato da Pietro Calamandrei nel suo ‘Costituzione e leggi di Antigone’, sarà al centro del dibattito promosso nell’ambito delle attività didattiche e culturali dal Consiglio degli Studenti dell’Università di Teramo. “Piero Calamandrei: l’avvenire dei diritti di libertà”, si terrà domani, mercoledì 7 novembre (ore 15:30), nell’Aula Tesi della Facoltà di giurisprudenza di Unite. Ci sarà la prefazione del professor Enzo Di Salvatore, e parteciperanno il Magnifico Rettore Dino Mastrocola, il professore Giuseppe Marazzita, il Preside della Facoltà di Giurisprudenza, Paolo Marchetti, e il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto. L’evento è organizzato in collaborazione con ELSA Teramo e con il patrocinio di UniTe.