Colpo di scena ai Prati di Tivo: la Siget si ritira dalla gestione alla vigilia della riapertura degli impianti

PIETRACAMELA – Quando un mezzo miracolo sta per compiersi, ovvero la conclusione dei lavori di manutenzione sulla cabino-seggiovia della Madonnina dei Prati di Tivo, tanto da poter permetterne la riapertura in assetto invernale (per sciare sulla pista Intermedia) al massimo per il 18 gennaio, il colpo di scena: la Siget si ritira dalla gestione degli impianti di risalita. La vera e propria doccia fredda, arrivata assieme alle temperature del periodo a ghiacciare i rinnovati entusiasmi dopo l’annuncio dello scorso 15 dicembre sul ritorno della storica società che fondò gli impianti negli anni ’60, è arrivata ieri sera in una riunione che si è trasformata in tempesta. Il rappresentante della Siget, Erminio Di Lodovico, avrebbe motivato il suo passo indietro con i ritardi nei tempi di manutenzione e dunque di riconsegna dell’impianto e del tapis roulant e dunque con conseguenti imprevisti economici da sommare alla pattuita somma di 50mila euro da versare alla Gran Sasso Teramano per il periodo di gestione. L’annuncio ha rovinato i piani del presidente della Provincia, Diego Di Bonaventura, che si era speso per trovare una soluzione comunque ottimale per salvare parzialmente la stagione sciistica dei Prati di Tivo, altrimenti condannati a una morte definitiva anche per il futuro. Adesso il problema è grosso ma sono in corso incontri, contatti e tentativi di individuare una soluzione, anche se temporanea, con il coinvolgimento del Comune di Pietracamela, della Provincia stessa e della Regione. E’ sicuro che, qualora si decidesse di aprire, si tornerà alla gestione diretta della Provincia, ma servono denari freschi per avviare l’impianto ma soprattutto sarà un’impresa individuare un direttore di esercizio in questo periodo già avviato della stagione sciistica invernale. Nel pomeriggio potrebbero esseri sviluppo: sarebbe stata convocata una riunione urgente a cui dovrebbe partecipare anche il Governatore vicario Giovanni Lolli.