Il parco fluviale e un sentiero porteranno il nome di Davide De Carolis. Nel suo ricordo, indelebile FOTO

TERAMO – Quando la piccola Sole crescerà, nei suoi ricordi non potrà non affiorare il ricordo di quanto accaduto oggi in una città dove tanti amici del suo papà si sono stretti attorno a lei e alla mamma per far sentire l’affetto e la riconoscenza che sono dovuti a un eroe. Come Stefano Bandini, il pilota di Canadair morto per evitare una scuola mentre precipitava in Versilia, anche Davide De Carolis resterà in quell’elenco di nostri martiri moderni grazie a un segno tangibile della sua comunità: a lui verranno intitolati il parco fluviale del Vezzola e un sentiero del Parco Gran Sasso Monti della Laga nella sua seconda culla, Santo Stefano di Sessanio. Anche quel 24 gennaio del 2017 c’era brutto tempo, quando l’elicottero del 118 con a bordo anche Davide, tecnico dell’elisoccorso, si avvitò prima di schiantarsi contro la montagna nei pressi di Campo Felice. Lo stesso maltempo che oggi ha dirottato al Parco della scienza la celebrazione prevista all’aperto del lungofiume: alle 11:25 tutti piedi, in quei minuti di profonda commozione che hanno accompagnato il silenzio suonato dalla tromba di Rino Ferretti. Pochi hanno potuto trattenere le lacrime, dai suoi compagni del Corpo nazionale di soccorso alpino, con la cui giacca colorata di rosso Davide fino a qualche giorno prima si era votato al salvataggio di chi era ancora vivo sotto le macerie dell’hotel Rigopiano, agli alpini, il cui coro ha intonato il ‘Signore delle Cime’, ai tanti studenti del Liceo Classico Delfico, del Liceo Aeronautico di Corropoli e del Di Poppa Rozzi. La preghiera di padre Natale Panetta, rettore del Santuario di San Gabriele e l’intervento di Sara, la sorella di Davide, hanno lasciato lo spazio alla presenza istituzionale, solennemente impersonata da 5 sindaci (Teramo, Montefino, Pietracamela, Santo Stefano di Sessanio e Cossignano nell’Ascolano) che hanno significato tappe importanti nella crescita di Davide De Carolis. Con il momento più intimo affidato al sindaco coetaneo della sua città natale, coinvolto oltre il ruolo attribuito dalla fascia tricolore, per quegli anni stupendi trascorsi uno accanto all’altro, lui e Davide, sui banchi del Liceo Classico Melchiorre Delfico: l’abbraccio alla piccola Sole e il dono di un gioco hanno alleggerito Gianguido D’Alberto del peso di un distacco da Davide, suo e di tutta la comunità, arrivato troppo presto. Ma quel suo bel osrriso resterà nei cuori di tutti. Indelebile.