Blackout informatico: la Asl 'licenzia' il gestore dei dati. I servizi riprendono dopo una settimana di stop

TERAMO – Con la delibera 178 del 31 gennaio, la Asl di Teramo ha rescisso il contratto con il raggruppamento temporaneo d’imprese che dal 2012 si occupava della gestione del software sanitario di elaborazione dati RIS-PACS. La Asl di Teramo ha contestato l’inadempienza dell’articolo 5 del contratto “garanzia, assistenza tecnica, manutenzione full risk e gestione del sistema” informatico, che prevede penalità, risoluzione del contratto e responsabilità civile e penale in caso di controversie. Ricostruito nei dettagli anche ciò che è accaduto e che ha portato al guasto: alle 11,30 del 24 gennaio il Cup si è accorto del blocco delle attività informatiche per prenotazione. Pagamenti, con il blocco del portale della sanità digitale SISWEB (che contiene tutti i dati degli utenti della Asl di Teramo). Un disagio gravissimo, che ha avuto ripercussioni sul personale e sull’utenza stessa. Ma cosa è accaduto ai dati? Dai “blog” di sistema è emerso che il 27 dicembre si è rotto un disco rigido che immagazzina i dati, e nessuno se n’è accorto o lo ha segnalato. Il secondo disco di backup dei dati, copia integrale del primo, si è “bruciato” il 10 gennaio, e nessuno se n’è accorto o lo ha segnalato. Fino alla rottura del terzo hard disc, seconda copia del primo, del 24 gennaio, anche questa volta senza che nessuno se ne accorgesse o lo segnalasse alla Asl. Dalla mail inviata dalla RTI alla Asl il triplo guasto risulta segnalato solo alle 14.30 del 24 gennaio, tre ore dopo che il software aveva smesso di funzionare. Nella ricostruzione tecnica c’è “un’aggravante” in più: già dalla rottura del primo hard disk del 27 dicembre sarebbe comparsa una spia di guasto, di cui nessuno, nella società di gestione del sistema, si sarebbe accorto per un mese, fino al blackout del 24 gennaio. Intanto il servizio torna regolare, dopo una settimana di lavori e tentativi: l’unico problema da superare adesso è l’inserimento dei dati presi a mano in questi giorni di emergenza.