Da Campli a Sant'Egidio, Salvini tra la folla. Mangia porchetta e divide il comizio con un ragazzino FOTO VIDEO

CAMPLI – Stavolta è stato attento, a non indossare magliette, magari una del Campli basket, e di cambiato sul palco togliendo la giacca della polizia per mettere su una felpa azzurra con la scritta Abruzzo Campli e il simbolo della Lega sulla spalla. Matteo Salvini anche nel centro farnese ha fatto l’istrione, accattivandosi la piazza e gli amici che seguivano Pietro Quaresimale (che di questo cento è stato il sindaco), mangiando porchetta come a Teramo aveva mangiato mazzarelle. Si è complimentato con il circa migliaio di presenti che hanno approfittato della giornata di mercato per ascoltare il suo comizio, in cui Salvini oltre a mettere l’accento sui principali temi nazionali di cui è portagonista in questo periodo storico del Paese (dal Tav al caso Diciotti e al decreto legge in arrivo per dimezzare i tempi delle opere pubbliche) si è anche ricordato di parlare della ricostruzione: “Non è possibile che a Teramo ci siano ancora 4mila persone fuori dalle abitazioni. Dare più poteri ai sindaci, per ricostruire, snellire, per accelerare. Ma sia ben chiaro prima vengono gli abruzzesi, prima vengono gli italiani e dopo vengono tutti gli altri paesi del mondo – ha detto dal palco ai giornalistti prima di ‘affrontare’ la piazza -”. Identica cornice, anche se maggiore nei numeri dei presenti, il vicepremier ha trovato a Sant’Egidio alla Vibrata, dove ha parlato con accanto i candidati della Lega.
Simpatico il siparietto con Armando, un ragazzo di 11 anni, invitato a salire sul palco da Salvini dopo aver scoperto che è tifoso del Milan: "Sei l’unico e più grande ministro" ha strillato alla piazza il ragazzino meritandosi il titolo di ministro dell’infanzia ad honorem dal vero ministro. La parentesi è stata utile per dire che in Italia sarebbe necessario tornare al servizio di leva o comunque a corsi di educazione civica per ripristinare un livello di rispetto e di senso civico degnmo di un Paese sviluppato.