"Gli invalidi devono avere ingresso libero al cimitero", un'altra intimazione del sindaco alla TeAm

TERAMO – Dopo la recente sollecitazione a promuovere iniziative più efficaci presso l’Agenzia delle entrate per il recupero dell’Iva non dovuta ma versata dai contribuenti teramani sulla Tia del periodo 2007-2009, il sindaco Gianguido D’Alberto invia ai vertici della municipalizzata un’altra intimazione: stavolta riguarda l’accesso al cimitero monumentale del capoluogo, ai mezzi con il contrassegno invalidi. Tra la TeAm e il Comune il problema è datato. Alle richieste di liberalizzare l’ingresso a chi non può deambulare (un tempo c’era la macchinetta elettrica a disposizione) è sempre stato risposto che la limitazione al solo giorno di sabato era legata a questioni di responsabilità. Il Comune ha però insistito e ha sollecitato più volte il ripristino della possibilità di accesso libero, ma senza avere risposta. L’ultima volta in ordine di tempo è stata il 27 dicembre scorso: «Dalla verifica che nulla sia cambiato – ha scritto il Comune in una nota -, il sindaco ha inteso ufficializzare l’istanza con una nota ultimativa, sollecitando appunto i vertici della Teramo Ambiente ad intervenire con sollecitudine, sin dai prossimi giorni, per modificare l’attuale stato delle cose». D’Alberto ritiene che sia un diritto poter entrare al cimitero per coloro che hanno certificato di difficoltà a deambulare e un dovere per chi gestisce le strutture garantire ciò. Per questo adesso intima alla TeAm di garantire «l’accesso ai mezzi in questione almeno per quattro giornate settimanali, includendo un accesso pomeridiano nelle more dell’attuazione da parte della stessa società di soluzioni alternative che garantiscano comunque l’accesso costante e regolare».