Il silenzio irreale di una piazza stracolma per l'abbraccio a Beatrice FOTO

TERAMO – E’ una piazza Orsini che trasuda dolore, che si concentra nella sua silenziosa commozione, per salutare con tutto l’affetto possibile il feretro di Beatrice Referza, la studentessa di 25 anni che questa gente e questa comunità ha deciso di lasciare troppo presto. E’ un abbraccio corale di un migliaio di braccia quello che accompagna, quando passano a piedi a poca distanza dal carro funebre, i genitori Pietro ed Emiliana, stretti l’uno all’altra, con l’altro figlio Domenico e la compagna. Non ci sono parole, non un fiato, solo silenzio irreale in una piazza stracolma. E le lacrime di quei giovani, tantissimi, che con Beatrice almeno una volta avevano incrociati, sguardi, un messaggio, un saluto o un abbraccio. E chi, invece, ci aveva trascorso gli anni migliori di una beata gioventù, oggi a stridente contrasto con un dolore insuperabile, i suoi compagni di scuola. Quella bandiera listata a lutto del Liceo Classico Melchiorre Delfico piange assieme a loro. Molti hanno dovuto rinunciare ad entrare, sebben la Cattedrale sia ampia, perchè tanti non hanno voluto mancare a questo mesto saluto: dai parenti agli amici, ai colleghi di lavoro del papà avvocato e della mamma cancelliere del tribunale, alle rappresentanze qualificate del Foro, del palazzo di giustizia con giudici e magistrati, al sindaco GIanguido D’Alberto e alcuni assessori, al presidente della Provincia, Diego Di Bonaventura. Don Aldino Tomasetti e don Valentino Riccioni hanno accompagnato e bendetto la salma fin sul sagrato, e lungo è stato l’abbraccio ai genitori prima della partenza del feretro. Sono inconsolabili, dopo essere stati impotenti di fronte a una tragedia di così grande portata.