'Bluè', l'autismo oltre le luci e i palloncini: una mostra dei ragazzi protagonisti nella musica

TERAMO – Domani 2 aprile, Giornata Mondiale per la consapevolezza sull’Autismo, sarà inaugurata a Teramo, nella Corte Interna della Biblioteca "Melchiorre Delfico" alle 16.30, la mostra d’arte "bluè Reportage Fotografico". Curata e allestita dalla fotografa Martina Dale, è il foto racconto del percorso artistico dei ragazzi dell’associazione Autismo Abruzzo Onlus durante la realizzazione del cd jazz "bluè" che vede la partecipazione straordinaria del trombettista Fabrizio Bosso.
Opera di punta della mostra sarà il quadro dipinto dai ragazzi con la supervisione e l’ausilio del fumettista Carmine Di Giandomenico, scelto come copertina del cd. L’esposizione sarà inaugurata dai ragazzi alla presenza delle autorità, ospite d’onore Don Aniello Manganiello, attivista per l’inclusione sociale di persone che vivono fragilità. I ragazzi protagonisti della mostra sono Franco Di Luciano, Virginia Verzulli, Pietro Catucci, Mattia Materazzo, Lorenzo Sacripante, Federico Di Antonio, Benedetta D’Angelo, Anna Sebastiani.
La rassegna fotografica si chiuderà il 10 aprile prossimo. Domani 2 aprile numerose le iniziative allestite in sinergia con il Comune di Teramo, grazie all’interessamento dell’assessore Antonio Filipponi: la mattina negli istituti secondari di primo grado sarà dedicato un momento di riflessione alla diversità intesa come valore aggiunto e verrà presentato l’elaborato musicale "bluè", la sera il Duomo di Teramo sarà illuminato di blu, colore simbolo dell’Autismo.
"La sfida iniziale di questa produzione – ha commentato Dario Verzulli, presidente di Autismo Abruzzo onlus -, era quella di mettere in mostra il talento di questi ragazzi ed evidenziarlo. Abbiamo trovato competenze spiccate e diversificate in loro e questo dimostra, anche in materia plateale, la possibilità che i ragazzi con problemi della sfera autistica hanno di essere inseriti nella società in cui viviamo e in maniera attiva”. Alla produzione del cd jazz ‘bluè’ hanno partecipato quei ragazzi autistici che si sono resi disponibili, in un lavoro durato sei mesi: “Noi dell’associazione – ha aggiunto Verzulli -, ma anche i professionisti, gli artisti, le aziende, il Comune e la società della musica Primo Riccitelli, hanno accolto e sperimentato il coinvolgimento per la prima volta nella musica e nell’arte di ragazzi con autismo: questo significa sgretolare le barriere, dissolverle. Non si abbattono con le luci e i palloncini ma con iniziative come queste che contaminano il territorio e costituiscono valore aggiunto. Questo lavoro sarà il nostro specchio, il risultato che la nostra squadra ha contribuito a raggiungere”.