Fratino senza salvezza, distrutto anche l'ultimo nido. Borsacchio alle mercè degli incivili

ROSETO – Le Guide del Borsacchio, attarverso il loro presidente Marco Borgatti, denunciano l’ennesimo gesto di vandalismo nei confronti del fratino, specie protetta, simbolo della Riserva naturale di Roseto. Per la quinta volta, infatti. è stato distrutto un nido del raro trampoliere, uno degli ultimi rimasti. Il grave danneggiamento vanifica il lavoro lungo e minuzioso degli oltre cinquanta volontari delle Guide del Borsacchio, del WWF e del Salva Fratino che stanno monitorando, e cercando di censire e proteggere, il volatile simbolo preziosissimodi questa area naturale. "Mai come oggi – dice Borgatti – rischiamo di perdere questa specie. Tutti i nidi sono stati distrutti. Come noto è un indicatore naturale di qualità ambientale e certifica la bontà della nostra costa. La sua presenza è uno dei motivi per cui esiste la stessa riserva e la sua presenza garantisce un ottimo punteggio per l’assegnazione della famosa bandiera blu. Non è un semplice feticcio ambientalista. Perderlo significa che la nostra costa e la Riserva Borsacchio non sono più un luogo sostenibile. Potrebbero venir meno i presupposti per la stessa esistenza della Riserva ottenuta dopo quaranta anni di lotte. Quest’anno – aggiunge il presidente della Guide – ci sono stati degli aumenti di fenomeni di predazione che purtroppo fanno parte della natura. Ma è l’uomo che ha causato la perdita di quasi tutti i nidi. Incivili devastano la duna, vandali scorrazzano in moto da cross sulla spiaggia e SUV spadroneggiano con sgommate sui nidi. Sono stati fotografati perfino trattori percorrere la spiaggia in piena e totale illegalità".
Secondo quanto riferiscono i volontari del Borsacchio, molti turisti, doo aver superato le recinzioni, hanno utilizzato la gabbia con le uova del fratino come attrezzo per appoggiare l’asciugamano. La scorsa settimana altri nidi sono stati distrutti da cani lasciati illegalmente liberi in riserva.
WWF, Legambiente, Italia Nostra con IAAP, Centro Studi Cetacei, hanno proposto di gestire la Riserva in collaborazione con le Guide e le Associazioni Locali: l’offerta è stata protocollata nel 2016 ed attende ancora risposta nonostante gli appelli ed oltre mille firme depositate. "Nel frattempo auspichiamo la famosa convenzione fra Comune e Guide del Borsacchio – dice ancora Borgatti -, per poter almeno coordinare le attività in riserva ed agire tempestivamente su rifiuti, incivili e sui progetti di tutela di flora e fauna. Il 29 Aprile avremo un incontro con il Comune e speriamo che finalmente molti nodi vengano risolti. Siamo sicuri della collaborazione delle istituzioni e della buona volontà di tutti nel risolvere questo problema".