'Io mi chiamo Emidio e sono un maestro', Teramo piange il caro 'Middì' Santone

TERAMO – La notizia della sua scomparsa ha rattristato il Primo maggio dei teramani, non solo dei tantissimi che, nel corso della loro vita, lo avevano incrociato sui banchi di scuola. Perché Emidio Santone, il popolare ‘Middiuccio’ e ‘Middì’ per tutti, era entrato nel cuore dei suoi concittadini grazie alla sua popolarità social, attraverso i post teneri e pieni di semplicità che la figlia Maria Rita, consigliera comunale e nota educatrice, amava fissare nel tempo di Facebook. E così a 89 anni, con altrettanta umiltà e saggezza che ha contradistinto la sua vita di insegnante, è diventato protagonista di selfie, scene di vita quotidiana, commentatore divertito dei momenti che condivideva con la figlia. ‘Middì’ appena un anno fa era in prima fila ad assistere a quella che sarebbe stata la ultima Maratonina Pretuziana, ancora arzillo e sempre pronto con quel suo ‘io mi chiamo Emidio e sono un maestro’. Un maestro con la ‘M’ maiuscola, figlio di altri tempi, tutto d’un pezzo e caro amico di tutti. Mancherà ‘Middì’ e soprattutto ai cari figli Maria Rita e ad Antonio, responsabile del servizio di igiene e sanità pubblica della Asl di Teramo. L’addio al maestro Emidio sarà celebrato domani, giovedì 2 maggio alle 15 nella chiesa della Madonna della salute a Villa Mosca. Ai figli Maria Rita e Antonio giunga l’abbraccio della redazione di www.emmelle.it