Acqua del Gran Sasso, il sindaco D'Alberto: "La nomina del Commissario non sia soltanto uno spot"

TERAMO – La nomina del commissario straordinario per il sistema idrico del Gran Sasso non sia uno spot. E’ il monito che il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto lancia alla politica (e non solo), affinchè l’annuncio del ministero delle infrastrutture di affidare a un commissario la messa in sicurezza dell’acquifero "sia accompagnato dalla dotazione finanziaria necessaria". D’Alberto ritiene doveroso spegnere gli entusiasmi di chi ritiene che questo annuncio possa essere considerata una vittoria per chi si è speso, e si sta spendendo, per avere la soluzione al problema del rischio di inquinamento delle acque sotterranee che gli abruzzesi, e i teramani in particolare, bevono. "Serve invece una operazione complessiva attorno al problema- spiega il sindaco di Teramo -. La nomina del commissario deve essere uno strumento all’interno di un contesto più ampio, dove sia ben chiaro il ‘chi fa cosa’, Ma senza le risorse necessarie, le procedure e un controllo tutto questo rischia di essere, purtroppo, un film già visto". L’entusiasmo iniziale, insomma, va corroborato da altri passaggi istituzionali, a cominciare dalla previsione delle risorse economiche necessarie per la messa in sicurezza: sono previste anch’esse come la nomina del commissario all’interno del decreto sblocca-cantieri? Una garanzia, questa, non legata soltanto al futuro dell’acquifero ma anche all’immediato della paventata chiusura del Traforo da parte di Strada dei Parchi, annunciato per il prossimo 19 maggio. Tempi questi che non coincidono con quelli, più lunghi di un mese, della conversione in legge del decreto sblocca-cantieri, prevista al massimo entro il 19 giugno. Anche l’Osservatorio indipendente sull’acqua ieri ha ribadito che l’individuazione di un Commissario straordinario debbe preludere a una serie di azioni ineludibili. Esse sono legate alla assoluta inderogabilità delle norme che salvaguardano l’ambiente e la salute umana, così come alla necessità di non ripetere gli errori di 15 anni fa con il precedente commissariamento. E’ lo stesso concetto espresso dal sindaco Gianguido D’Alberto: "serve un intervento serio e risolutivo – ha detto il sindaco – che abbia come concetto ispiratore che tra le diverse questioni in gioco, l’ambiente, la salute, e dunque in questo caso l’acqua, siano da mettere davanti a tutto".