L'ultraciclista Filippi ritenta l'impresa con UniTe e Parco Gran Sasso Laga: da Mosca a Vladivostock FOTO

TERAMO – Il presidente del Parco Nazionale Gran Sasso Monti della Laga, Tommaso Navarra e il Rettore dell’Università di Teramo, Dino Mastrocola, hanno consegnato questa mattina all’ultraciclista teramana Francesca Filippi, il vessillo del Parco che porterà con sè nella nuova impresa in bike, quella di percorrere il tracciato della Transiberiana, da Mosca a Vladivostock, pedalando per 9.300 chilometri in sella alla sua bicicletta. Il Parco e UniTe sono gli enti che patrocinano l’impresa: i loro significati socio-ambientali e culturali saranno promossi dall’iniziativa. Il nuovo progetto di Francesca Filippi, Amicizia, Conoscere per Comprendere’, prevede infatti, durante il percorso ciclistico, la creazione di contatti tra realtà socioculturali russe e realtà italiane. Attraverso il Forum Russia-Italia, saranno formalizzati accordi atti ad incentivare, rispettivamente,  scambi studenteschi per UniTe all’interno di progetti europei quali l’Erasmus, e la conoscenza dei rispettivi ambienti naturalistici con le biodiversità dell’ambiente russo con quello del Parco del Gran Sasso Monti della Laga. L’Associazione italiana Psicologia Multifattoriale, fondata dal dottor Giulio De Cinti nel mese di ottobre, illustrerà a studenti e professori della facoltà di Psicologia dell’Istituto Siberiano di Economia Aziendale, Management e Psicologia di Krasnojarsk le teorie della propria scuola. La Filippi, 68 anni, partirà da Roma Fiumicino con volo diretto per Mosca, venerdì mattina 24 maggio. Da qui si dirigerà in bicicletta verso il Mar del Giappone, con sacco a pelo e tenda, attraverso 5 fasce climatiche, per ripetere la precedente impresa del giugno 2017, quando partì dai Prati di Tivo e raggiunse Capo Nord, dopo 40 giorni di pedalata in solitaria. In quella occasione siglò un egemellaggio tra il ghiacciaio del Calderone, il più meridionale d’Europa, e quello più settentrionale, il ghiacciaio norvegese di Hammerfest: al sindaco locale regalò una targa con incastonata una pietra del Gran Sasso.