Verna caustico sui consigli e uffici del quinto settore al Parco della Scienza: "Sede non dignitosa per un Comune"

TERAMO – Sarà l’aria di un possibile rimpasto, sarà perchè quella dell’ultimo consiglio è stata torrida e insopportabile per via del condizionamento fuori uso, sta di fatto che per Maurizio Verna non ci sono più le condizioni per svolgere le assise civiche al Parco della scienza. La sua è una stilettata indiretta anche alla scarsa reattività dell’esecutivo comunale guidato dal sindaco D’Alberto, in un tutt’erba un fascio che punta a sollecitare la giunta a qualche passo amministrativo importante. Come quello di "andare alla Protezione civile – dice Verna – e farsi dare i soldi per affittare il palazzo del Mediocredito a piazza Garibaldi e pretendere l’adeguamento dell’Ipogeo: è lì che si devono svolgere i consigli comunali". Per il consigliere di maggioranza aver trasferito il ‘braccio armato’ di una pubblica amministrazione, come il quinto settore, urbanistica e lavori pubblici, "in un capannone alla Gammarana", ma ancor più la massima rappesentanza dell’Ente, il Consiglio, "è offensivo per la dignità dell’Istituzione comune". "Mi chiedo se il presidente del Consiglio si chieda mai se esiste un problema di rappresentanza oppure devo rimpiangere il buon Milton Di Sabatino – aggiunge Verna citando Alberto Melarangelo – che teneva alla dignità del Consiglio comunale". Verna riferisce di personale comunale inviperito per essere stato dislocato così lontano dal centro, ma anche di cittadini in difficoltà nel raggiungere gli uffici del Parco della Scienza, ma anche come tutto questo rifletta la scarsa incidenza di una "giunta in cui due o tre assessori non hanno ancora ben compreso il proprio ruolo". E’ più di una spina nel fianco Verna: "D’altronde se il Comune ha impiegato due anni per individuare il Rup dell’eventuale progetto di ricostruzione della sede comunale di piazza Orsini… Sono convinto che non torneremo lì prima di almeno tre anni e ritengo che sia di vitale importanza riportare in centro la sede del Consiglio, che al Parco della Scienza è stato sottratto alla partecipazione dei cittadini, assieme al settore Lavori pubblici e urbanistica che devono stare a portata dell’utenza".