La Guardia costiera sequestra baracca abusiva e roulotte-cucina in un campeggio a Cologna

ROSETO – Un terreno agricolo adibito a zona di campeggio, interessato da abusi edilizi e con un indebito allaccio alla pubblica rete fognaria: è quanto scoperto dal personale della Guardia Costiera diretto dal comandante Claudio Bernetti, a Cologna Spiaggia, nell’ambito di una più ampia attività di controllo ambientale condotta sul territorio costiero della provincia di Teramo dalla Capitaneria di porto di Giulianova. Sul terreno agricolo in uso ad una associazione culturale era stata realizzata una struttura in legno, in un’area all’interno dei 30 metri dal demanio marittimo, senza un permesso a costruire e dell’autorizzazione paesaggistica. È scattato così il sequestro del manufatto, successivamente convalidato dal gip del Tribunale di Teramo, e la denuncia all’autorità giudiziaria del presidente del circolo culturale, in concorso di reato con i proprietari del terreno agricolo, per il reato di abuso edilizio e demaniale e per la realizzazione di opere edilizie senza le previste delle autorizzazioni.
L’attività ispettiva, effettuata anche con l’esecuzione di mirate prove di flusso, ha permesso di accertare che gli scarichi del bagno all’interno del casotto, mediante un sistema di canalizzazioni realizzato artigianalmente, confluivano nella fognatura pubblica senza la prescritta autorizzazione: questo ha fatto scattare una sanzione amministrativa nei confronti del circolo. Nelle due roulotte presenti all’interno dell’area adibite alla somministrazione di bevande ed alimenti, il personale della Guardia costiera ha rilevato scarse condizioni igienico sanitarie e di conseguenza il personale medico della Asl ha disposto la sospensione, in via cautelare, di ogni attività di stoccaggio, manipolazione, preparazione e somministrazione di alimenti. L’attività di controllo – afferma Claudio Bernetti, Comandante della Capitaneria di porto di Giulianova che sovrintende l’intera costa teramana – continuerà in maniera serrata e trasversale, come in questo caso, per contrastare gli usi illeciti del demanio marittimo e reprimere ogni forma di potenziale inquinamento, a tutela delle nostre acque e della fascia costiera”.