La giunta approva gli studi di fattibilità per il miglioramento sismico delle scuole Savini e De Jacobis

TERAMO – La giunta comunale, su proposta dell’assessora Stefania Di Padova, questa mattina ha approvato due delibere di notevole importanza inerenti la ricostruzione scolastica e conseguenzialmente connesse alla rivitalizzazione dei quartieri in cui le strutture interessate insistono. Sono stati infatti approvati gli studi di fattibilità per interventi di miglioramento sismico e ripristino della agibilità sia per la scuola media “Savini” sia per la scuola “De Jacobis”. 
Si tratta di deliberazioni di particolare significato, perché dopo anni si interviene su due strutture rimaste inattive, anche in ragione delle scelte definitive ad esse connesse. La Savini, come noto, è situata nel Centro Storico cittadino e vanta una lunga tradizione; non a caso, il plesso scolastico è dichiarato di interesse culturale e il suo basamento ha risultanze di interesse archeologico. La De Jacobis, invece, è stata realizzata nella prima metà degli anni ’60 ed è sito nella omonima via nel quartiere Gammarana. Pertanto la decisione sulla futura destinazione delle stesse, ha assunto un notevole valore strategico. Entrambi gli interventi sono finanziati con le risorse del “Fondo per la ricostruzione delle aree terremotate”, rispettivamente con un importo di 4,4 milioni di euro per la Savini, 2,4 per la De Jacobis. In entrambi i casi, si è fatto riferimento all’articolo 2 del decreto-legge 24 ottobre 2019, n. 123, il quale, in relazione alla ricostruzione degli edifici pubblici, attribuisce la priorità agli edifici scolastici che, “se siti nel centro storico, dovranno essere ricostruiti nel luogo nel quale si trovavano, e che, in ogni caso, la destinazione d’uso dell’area in cui sorgevano non potrà essere modificata”.
Secondo quanto fa sapere il Comune, per quando riguarda la Savini, "si dà risposta concreta al fenomeno delllo spopolamento e del conseguente impoverimento economico, sociale e culturale che la chiusura della scuola aveva causato nella zona ad essa adiacente e, più in generale, al centro storico della città, drammatica conseguenza degli eventi sismici che hanno colpito il nostro territorio. Si ricorda che la Savini, dal 13 novembre del 2016 era stata spostata presso la scuola ‘Renato Molinari’ sita in piazza Aldo Moro, e con essa le altre scuole del medesimo Istituto Comprensivo, le scuole primaria e dell’infanzia ‘San Giuseppe’, decretando contestualmente la chiusura a tempo indeterminato degli edifici di origine. Per ciò che attiene la De Jacobis, invece, la scelta si inserisce nel momento di particolare sviluppo del quartiere, soprattutto in considerazione degli interventi di natura urbanistica, viaria, commerciale da cui è già e sarà prossimamente interessato".
L’intervento per la Savini ha un cronoprogramma stimato di 1.425 giorni, mentre per la De Jacobis il cronoprogramma stima in 1.025 giorni il tempo per il completamento dei lavori.
Il sindaco Gianguido D’Alberto sottolinea “il significato strategico della decisione, grazie alla quale si persegue la finalità di arginare ed anzi di invertire il fenomeno dello spopolamento urbano e commerciale conseguente al sisma da un lato e, dall’altro, un ulteriore segnale di sostegno ad un quartiere fortemente interessato da uno sviluppo pieno di prospettive. Ringrazio per il loro lavoro il dirigente ed i funzionari dell’Ufficio Tecncico Comunale i quali, pur in una situazione di oggettiva difficoltà, sono riusciti ancora una volta a garantire il raggiungimento di un obiettivo cui l’amministrazione teneva particolarmente”.