Bankitalia: il Sistema Abruzzo regge grazie ai servizi. Crescono i depositi bancari, ma l'edilizia soffre la Ricostruzione ancora al palo

TERAMO – Il sitema Abruzzo si mantiene, nei primi 9 mesi nel 2019, grazie al comparto dei servizi, ma guarda con apprensione ai rallentamenti nell’attività industriale e nel comparto dell’edilizia, dove si fa sentire il peso della Ricostuzione ancora ferma. E’ quanto emerge dall’aggiornamento congiunturale sull’economia redatto come ogni anni dalla Banca d’Italia dell’Aquila, presentato questa mattina all’Università degli Studi di Teramo, da Dealma Fronzi, capo della filiale del capoluogo abruzzese. Se le produzioni metalmeccaniche soffrono di una contrazione della domanda estera (-1,9%) che contrasta con la seppur minima ma incoraggiante ripresa dello scorso anno, l’Abruzzo può contare su turismo e trasporti: come nello scorso anno, il numero di imprese attive nel terziario è aumentato nei servizi finanziari e alle imprese e in quelli di alloggio e ristorazione, mentre si è ridotto nel commercio. Segnali poco confortanti provengono però dall’edilizia, dove le ore lavorate sono diminuire del 4%, e che risente della contrazione dell’erogazione dei fondi pubblici per la ricostruzione post-sisma in area privata. C’è però un dato che induce all’ottimismo e rleativo alle concessioni edilizie, che sono in aumento e questo dovrebbe portare in un prossimo futuro ad una inversione di rotta. I tecnci di Bankitalia L’Aquila hanno concentrato la loro attenzione anche sui numeri che riguardano l’occupazione e il credito. Sostanzialmente, la riduzione dell1,8% nel primi 6 mesi del 2019, si allinea con la tendenza rilevata nell’ultimo semestre dell’anno precedente. La contrazione ha riguardato tutti i comparti produttivi con la sola eccezione, tra i servizi, di quello del commercio, alberghiero e della ristorazione. Tra i lavoratori alle dipendenze, è proseguita la flessione delle assunzioni a termine, a fronte di un aumento del numero di contratti a tempo indeterminato. "Aumentano i depositi bancari – ha sottolineato la direttrice Fronzi -, anche se a causa della grande liquidità in circolazione, i rendimenti sono piuttosto bassi. Si registra nel contempo un rallentamento dell’erogazione del credito, che si attesta attorno allo 0,3%, e riguarda in particolare le picole aziende del settore costruzioni, mentre per le famiglie crescono il credito al consumo e sono in stallo le richieste di mutui per l’acquisto di immobili". C’è infine, un dato positivo che riguarda un miglioramento della qualità del credito e questo anche se il tasso di deterioramento dei prestiti resta al di sopra della media nazionale.