E' stata una bomba-carta a danneggiare la pizzeria. Si indaga su una ripicca commerciale

ROSETO – E’ stata con tutta probabilità una bomba carta a distruggere l’ingresso laterale della pizzeria Anima Concept sulla Nazionale Adriatica nord a Roseto, la scorsa notte. Ne sono convinti gli investigatori e i tecnici dei vigili del fuoco che nel corso dei rielievi, tra i materiali dispersi nel raggio di una ventina di metri, non hanno rinvenuto elementi che potessero ricondurre all’ipotesi di un ordigno anche rudimentale. Manca infatti traccia di plastica bruciata o di ferraglia, mentre gli effetti rilevati possono somigliare molto alla tipica esplosione di una bomba carta dal rilevante potenziale. Lo scoppio ha fatto danni limitati alla pizzeria, grazie alla presenza di un grosso frigorifero che ha attutito l’esplosione, deviandola in pratica verso l’alto: per questo gli investigatori hanno rilevato danni all’appartamento posto al piano superiore, in questo periodo non abitato, che ha avuto le serrande e altri infissi danneggiati dall’onda d’urto.
Le indagini dei carabinieri del nucleo investigativo del Comando provinciale di Teramo, diretti dal tenente colonnello Luigi Dellegrazie, tendono ad escludere la pista estorsiva come anche quella di una organizzazione simil-racket. Più verosimilmente, l’attentato notturno contro l’avviatissima pizzeria dei fratelli Valle di Giulianova, potrebbe essere ricondotto ad una ritorsione personale indirizzata contro l’attività, che riscuote un grosso successo di frequentazione. Un particolare che rende, se vogliamo e se possibile, ancor più meschino il gesto intimidatorio: uno o più balordi che hanno voluto in queto modo colpire vigliaccamente, una famiglia impegnata in una impresa commerciale di valore e di successo, forse immaginando, così, di mortificarne i sacrifici. Ovviamente sono aspetti che l’inchiesta dei carabinieri chiarirà, attraverso elementi che sono già in parte in loro possesso. Sta di fatto che chi ha colpito si è mosso conoscendo i luoghi e soprattutto che l’unica telecamera presente ‘copre’ parte di quel lato, tenendo al ‘buio’ propio la metà di ingresso dove è stato posizionato il contenuto esplodente.