Controlli della Finanza, scovati farmacista e benzinaio che avevano 'gonfiato' il prezzo delle mascherine

TERAMO – Dall’entrata in vigore dei decreti Governativi emanati per arginare l’epidemia di Covid-19, per contribuire al rafforzamento del dispositivo posto a contrasto della diffusione della pandemia, il Gruppo della Guardia di Finanza di Teramo ha pianificato, organizzato e disposto su tutto il territorio provinciale oltre 1.000 controlli eseguiti dai quattro dipendenti Reparti territoriali: 40 le persone denunciate che hanno deliberatamente violato le regole imposte dal decreto del Presidente del Consiglio riguardante la circolazione nonché della sospensione degli esercizi aperti al pubblico.
I cittadini denunciati avevano fornito svariate motivazioni per giustificare la loro presenza al di fuori dell’abitazione. In un caso, tre di essi, oltre ad essere in comune diverso da quello di residenza/dimora e sprovvisti di autocertificazione, a seguito del controllo effettuato con l’ausilio dell’unità cinofila della Compagnia di Giulianova, sono stati trovati in possesso di 5 dosi di cocaina, già preconfezionate per lo spaccio e nascoste in capsule di plastica ‘ovetto kinder‘. Nell’occasione, oltre alla denuncia per la violazione del Decreto, sono stati segnalati alla locale Procura per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti.

Contestualmente, sono stati eseguiti controlli nei confronti di esercizi commerciali alcuni dei quali segnalati al competente Comune per l’applicazione della sanzione della sospensione dell’attività. A Martinsicuro, all’interno di un bar sono stati trovati 2 avventori intenti a giocare alle slot machine nonostante il divieto che sospendeva l’attività per le sale giochi ed assimilati.

Diverse le segnalazioni pervenute al numero telefonico di pubblica utilità “117”, che approfondite hanno consentito di riscontrare delle speculazioni in danno ai cittadini.
In una farmacia della provincia è stato riscontrato un eccessivo aumento di prezzo delle mascherine di protezione individuale, medesima contestazione elevata nei confronti di un esercente di distributore di carburanti che aveva adibito un distributore automatico per la vendita proprio di dispositivi con ricarichi sul prezzo di acquisto tra il 500% ed il 900%. I titolari delle attività sono stati segnalati all’A.G. per ‘manovre speculative su merci’