L'ospedale Covid 19 di Atri, un'eccellenza nell'emergenza Coronavirus

ATRI – Mentre nella città ducale c’è chi polemizza per la trasformazione del “San Liberatore” in ospedale Covid 19, a “La Vita in Diretta” di Lorella Cuccarini l’operazione compiuta dalla Asl di Teramo nel nosocomio di Atri viene esaltata come esempio nazionale di risposta rapida ed adeguata all’emergenza Coronavirus da parte delle autorità sanitarie locali. 

 

Il 7 Aprile nel contenitore pomeridiano di Rai Uno è andato in onda un servizio di Max Franceschielli sull’ospedale di Atri, la principale struttura di cura Covid 19 della Asl di Teramo. I dottori Vincenzio Fiorà, primario di rianimazione, ed Enrico Marini, primario di medicina, hanno raccontato come è stato possibile trasformare un ospedale di base in un ospedale Covid 19 in una sola notte, quella tra l’8 e il 9 marzo scorso.

 

FIORÀ. «L’8 Marzo alle 18 il direttore generale della Asl Maurizio Di Giosia e la direttrice sanitaria Maria Mattucci ci hanno comunicato la decisione di trasformare l’ospedale in presidio Covid  19. Abbiamo radunato medici, infermieri, operatori sanitari e dipendenti dell’ospedale, che ci hanno preso per pazzi, e la mattina seguente abbiamo terminato il lavoro, con grande impegno, grande risposta e grande professionalità».

In una sola notte all’ospedale di Atri sono state smantellate quattro sale operatorie, comprensive di attrezzature per gli interventi chirurgici, per la trasformazione in letti di terapia intensiva, con i ventilatori arrivati dalla Asl di Teramo; sono stati creati i percorsi “sporco” e “pulito” per separare i pazienti Covid; e tutti i medici – chirurghi compresi – sono stati riorganizzati nel ruolo di “guardie mediche” per assistere i pazienti Covid nella guarigione e nella riabilitazione.

 

MARINI. «Avevamo l’obbligo di fare bene e fare in fretta per assistere un nuovo tipo di pazienti già molto gravi con le nuove attrezzature fornite dalla Asl. Pazienti già molto gravi, provenienti da almeno 10 giorni passati in casa con danni polmonari estesi. Tutti i medici dell’ospedale di Atri hanno dovuto cambiare ruolo e rienventarsi».

 

L’OSPEDALE. Ora la situazione all’ospedale di Atri è sotto controllo. Sono già 98 i pazienti guariti e dimessi dalla terapia intensiva Covid 19 creata nel blocco chirurgico. Tra questi anche Ernesto Piccari, medico della Asl di Teramo e sindaco di Montefino, comune della Zona Rossa della Valfino, che ai microfoni de “La Vita in Diretta” ha raccontato la sua esperienza di guarigione: «Sono stato dimesso il Primo Aprile. In quel reparto ho visto l’inferno: convivere con il pensiero di aggravarsi e dover morire per una malattia considerata “banale” come un’influenza, è stato devastante. Il pensiero va al mio compagno di stanza che lottava insieme a me». Compagno di stanza che è ancora in terapia intensiva, anche se le sue condizioni di salute sono in miglioramento.

 

Il link del servizio: https://youtu.be/45nB_aKLlkA