L'emergenza non ferma il ricordo dei partigiani fucilati a Cartecchio nel 1944

TERAMO – Causa l’emergenza sanitaria quest’anno la sezione ANPI Manfredo Mobili di Teramo è impossibilitata a commemorare i tre partigiani fucilati a Cartecchio all’aba del 13 aprile aprile del 1944, con la consueta commemorazione presso la lapide a loro memoria in piazza Sant’Agostino.
L’Anpi però lo fa virtualmente, invitando tutti i cittadini a dedicare a quei martiri della Resistenza un pensiero, "per far si che anche in questa triste e difficile circostanza il loro sacrificio possa essere di esempio alle nuove generazioni di quanto ci sia costata questa nostra Democrazia".
"Il sacrificio di questi tre giovani – dice l’Anpi di Teramo- al pari di tutti coloro che combatterono e diedero la vita per la riconquista della libertà, sia da monito a tutti: che la Democrazia non la si conquista una volta per tutte, ma che va ribadita quotidianamente e su di essa bisogna vigilare con costanza, perché il pericolo del totalitarismo è sempre dietro l’angolo".
I tre partigiani (Erminio Castelli, 21 anni, Sergente degli Alpini; Elio De Cupis, Medaglia D’Oro della Resistenza, 19 anni, Radiomontatore dell’Esercit e Sergio Gucchierato, 20 anni, Militare del Reparto fanteria) furono arrestati in località Altavilla di Montorio e processati sommariamente dal Tribunale Straordinario Militare. Detenuti nelle carceri giudiziarie di Sant’Agostino a Teramo, furono prelevati all’alba del 13 aprile 1944, dopo una notte di violenze e torture e condotti presso il cimitero di Cartecchio, dove vennero fucilati alla schiena da un plotone fascista del Battaglione M.