Sanitari contagiati, l'assessore regionale ammette le criticità, "anche se l'impegno è massimo"

CORONAVIRUS: VERI’, NON NEGHIAMO CRITICITA’, MA IL NOSTRO IMPEGNO E’ MASSIMO

 

L’AQUILA – Troppi sanitari contagiati nell’emergenza Coronavirus abruzzese, l’assessorato alla Salute, tramite il delegato Nicoletta Verì, ammette le criticità della situazione regionale, ma conferma che l’impegno è stato massimo per cercare di prevenire i contagi tra medici, infermieri ed operatori socio sanitari.

“Il governo regionale, con la collaborazione dei Dipartimenti, dei Servizi, delle Asl e di tutto il personale, sta lavorando da mesi senza sosta nell’affrontare una battaglia che non ha precedenti nella storia recente di questo Paese. Qualche errore sarà stato anche commesso, non lo neghiamo, perché si tratta di una situazione mai vissuta prima, ma accusare tutti di incompetenza è ingiustificato e offensivo, soprattutto se proviene da chi non ha fornito alcun tipo di collaborazione in queste settimane, ma si è solo preoccupato di demolire e criticare”.

L’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, sulle critiche ricevute sottolinea: «Fortunatamente le critiche strumentali – continua l’assessore – non hanno il potere di modificare i risultati concreti che ogni giorno raggiungiamo nella gestione di questa pandemia, che stiamo affrontando da soli e senza il sostegno concreto del Governo nazionale, formato dai partiti di cui fanno parte i nostri detrattori».

 

La Verì non nega che ci siano state delle falle, ma non si può certo accusare la giunta regionale se in alcuni ospedali, soprattutto nella fase acuta dell’aumento dei positivi, si sono registrati contagi in diversi reparti.

 

“E’ un attacco odioso – prosegue – perché tutti ormai sanno che non c’è alcuna certezza che un ricoverato senza sintomi, che arriva in ospedale in urgenza, sia negativo al virus. Giocano un ruolo importante le informazioni fornite dallo stesso o dai suoi accompagnatori al momento dell’accettazione. Se non c’è alcun elemento sospetto, il paziente non viene isolato. Forse chi ci critica non si è accorto che gli ospedali abruzzesi non sono chiusi e che continuano a ricoverare centinaia di persone ogni giorno per patologie diverse al Covid. E lo stesso vale per le strutture residenziali assistenziali e socio-sanitarie, per le quali sono state rafforzate le misure di sicurezza sanitaria e i relativi controlli”.

L’assessore rimarca anche le difficoltà incontrate dalla Regione nel reperimento dei dispositivi di protezione individuale e di altri materiali, che arrivano in Abruzzo con il contagocce dal Governo nazionale.

 “Nonostante questo – rimarca – non ci siamo arresi e ci siamo messi alla ricerca di fornitori in tutto il mondo per far fronte alle nostre esigenze. Qualche volta è andata bene, qualche volta no, ma ogni volta ci siamo tutelati contro il rischio di non veder recapitata la merce, evitando pagamenti azzardati. Ogni giorno abbiamo spiegato il perché non tutti i tamponi vengono processati con la stessa tempistica, abbiamo chiarito perché si è scelto di individuare alcuni ospedali Covid e non altri, le ragioni della realizzazione di nuovi Covid hospital per la fase 2 dell’emergenza, stiamo cercando di risolvere la questione delle indennità aggiuntive del personale sanitario. Ce la stiamo mettendo tutta e se abbiamo sbagliato in qualcosa ce ne assumiamo la responsabilità e ci mettiamo la faccia. Chi critica comodamente da casa, continuerà a farlo. Ma almeno da queste confortevoli postazioni alzi un telefono, faccia una videochiamata ai propri rappresentanti che siedono al Governo e lavori per l’Abruzzo, con i fatti. Come stiamo provando a fare noi”.