Rimborso tariffa scuolabus: Giulianova come Teramo, Silvi come Campli

TERAMO – Tariffe scuolabus già pagate e soldi da restituire alle famiglie per il servizio non effettuato a causa del lockdown. Mentre il Comune di Teramo ha annunciato, per primo, la volontà di restituire alle famiglie parte della tariffa pagata per il servizio, e con il Comune di Campli che invece si è già portato avanti, decidendo di scontare la somma già pagata sul prossimo anno scolastico, altre due amministrazioni comunali teramane si stanno muovendo sullo stesso fronte dei rimborsi/sconti: quella di Giulianova, che come Teramo ha annunciato l’arrivo imminente di una soluzione, e quella di Silvi, che come Campli una soluzione invece l’ha già trovata.

 

 

GIULIANOVA. «La Giunta del sindaco Jwan Costantini è al lavoro per disporre la restituzione di una percentuale delle tariffe pagate per il servizio scuolabus: un’iniziativa a favore delle famiglie giuliesi, con la restituzione di una percentuale delle tariffe pagate. Questa emergenza sanitaria sta mettendo in difficoltà molte famiglie giuliesi – dichiara il Sindaco Jwan Costantini – ed è nostra volontà mettere in campo tutte le iniziative possibili volte a sostenerle. Dato che il servizio di trasporto scolastico resta attualmente inutilizzato, stiamo lavorando ad una delibera di Giunta che stabilisca la restituzione di una percentuale dell’intera tariffa alle famiglie, che potranno scegliere se ottenere il rimborso oppure utilizzare l’importo come credito di cui usufruire per il prossimo anno scolastico”.

 

 

SILVI. “Fin dai primi giorni di marzo, a seguito della chiusura delle attività scolastiche – ha dichiarato l’assessore silvarola Giuseppina Di Giovanni – ci siamo posti il problema del mancato utilizzo del servizio scuolabus e di quello della refezione scolastica. In realtà, per i ticket mensa non utilizzati il Comune già prevedeva la possibilità di utilizzarli nell’anno scolastico successivo ed eventualmente anche il loro rimborso a dicembre. Eventualità non contemplata dalle disposizioni comunali per il servizio scuolabus. Con il supporto degli uffici comunali abbiamo trovato una soluzione equa, condivisa dall’intera amministrazione, capace di superare alcuni ostacoli di carattere burocratico e, nel contempo, in grado di andare concretamente incontro alle famiglie degli alunni. In attesa delle determinazioni della Ministra all’Istruzione abbiamo deliberato che alla chiusura dell’anno scolastico 2019/2020 chi ha pagato regolarmente il servizio per l’intero anno, potrà utilizzare il credito residuo dello scuolabus dell’anno scolastico 2020/2021, oppure potrà chiedere il rimborso della quota realmente versata per i mesi in cui il servizio non è stato erogato per emergenza covid-19”.